160 migranti su un barcone in avaria. A salvarli gli stessi bagnanti che a Ferragosto non si sono tirati indietro ed hanno bloccato il loro bagno a mare. È successo a Pachino, nel Siracusano, dove i bagnanti e la Guardia Costiera hanno formato una catena umana per soccorrere 160 migranti, tra cui minori e donne incinte, al largo della spiaggia. L’emergenza è stata notata da un bagnante che ha allertato la Guardia Costiera, intervenuta con diversi veicoli. Le persone in spiaggia hanno soccorso le persone che stavano cercando di arrivare a nuoto sulla terraferma, creando, per l’appunto, una catena umana.
Quasi un mese fa, il 10 luglio, al largo di Catania, 6 migranti avevano tentato di arrivare a riva a nuoto ma avevano perso la vita. Poche ore dopo l’episodio di Pachino, invece, più di 70 migranti sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera nei pressi di Pozzallo. Il tutto mentre per la Open Arms viene predisposto il sequestro e ai migranti concesso lo sbarco dopo quasi 20 giorni in mare (più di 10 per lo stress psicologico hanno tentato di raggiungere negli scorsi giorni il porto di Lampedusa a nuoto).