“Non puoi stare a questo tavolo, questo è quella della squadra, le donne non giocano a calcio“. Con questa scioccante frase il DG della Nazionale Italiana Cantanti ha escluso dalla cena Aurora Leone, giovane attrice del gruppo di videomaker napoletani The Jackal. La cosa è stata denunciata dalla stessa Aurora in alcune storie Instagram e subito c’è stata una levata di scudi generale, tanto che Eros Ramazzotti si è rifiutato di scendere in campo. Parlando di calcio maschile e donne, a tal proposito, c’è una realtà nella città napoletana di Nola che dell’inclusione non ha mai avuto paura.
“Noi rispondiamo con questo, Maria è il nostro portiere e nella prima gara del nuovo campionato ha indossato anche la fascia di capitano“: è la testimonianza della scuola calcio Sportland. In tutto l’organico si contano almeno una mezza dozzina di calciatrici donne che senza alcuni problemi si trovano a scendere in campo con gli amici “maschietti”. Maria è classe 2007 ed è il portiere della categoria Mini Giovanissimi e da poco anche degli Esordienti, al pari dei suoi compagni ha le stesse possibilità di sfondare nel mondo del calcio venendo vista da una delle tante realtà femminili del territorio. Realtà come, ad esempio, il Napoli e il Pomigliano, entrambe dall’anno prossimo in Serie A; la stessa Nola ha ospitato una tra le prime squadre di calcio femminile di futsal del territorio. Insomma, l’inclusione nella città di Giordano Bruno è di casa, altrove forse ancora no. C’è ancora tanto da fare, nel frattempo ripartiamo dagli esempi positivi.