Tiene banco nelle ultime ore il caso Acerbi in Serie A. Il difensore dell’Inter e della Nazionale è stato accusato da Juan Jesus, collega del Napoli, di aver ricevuto insulti razzisti durante la gara tra Inter e Napoli. Al 58′ il difensore napoletano ferma l’arbitro La Penna e lo avvisa che il collega interista gli ha detto “negro”. Il direttore di gara non decide di fermare la partita, richiama Acerbi che si scusa e si prosegue. Alla fine sarà proprio Juan Jesus a pareggiare i conti portando la gara sul risultato finale di 1-1. Nel post match ammetterà l’insulto ma dirà che Acerbi si era scusato e la questione era finita lì.
I fatti, però, non sono finiti nei 90 minuti. Il difensore dell’Inter, infatti, ha poi dichiarato di non aver rivolto insulti razzisti al brasiliano, dichiarazione che però ha fatto reagire Juan Jesus: “Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi peró leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto ‘vai via nero, sei solo un negro’. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche ‘per me negro è un insulto come un altro’. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere“.
Il caso è diventato però ufficiale, a tal punto che la Nazionale ha deciso di far tornare a casa Acerbi e convocare Mancini al suo posto in attesa di nuove informazioni. La Serie A, e non solo, attende.
AGGIORNAMENTO
Il 26 marzo la Giustizia Sportiva ha deliberato di assolvere Acerbi dalle accuse di razzismo per mancanza di prove chiare documentali.