In Italia si sta registrando un incremento significativo delle aggressioni anche a bordo dei treni, sollevando numerose preoccupazioni sia tra il personale ferroviario e sia tra i passeggeri. Questi episodi di violenza sono spesso rivolti ai capitreno durante le operazioni di controllo dei biglietti. Il 3 dicembre 2024, una ragazza ha tentato di aggredire con un’ascia il capotreno e un carabiniere a bordo del regionale 2482 Bologna-Milano. Pochi giorni prima, il 18 novembre, un quindicenne ha aggredito fisicamente il capotreno sul regionale Porretta Terme-Pianoro, causandogli ferite al volto che hanno richiesto 14 giorni di prognosi. In Liguria, il 4 dicembre, una capotreno è stata aggredita da due donne senza biglietto, riportando uno stato di shock e necessitando di cure ospedaliere.
I sindacati hanno organizzato scioperi per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulla necessità di interventi urgenti. A Bologna, l’8 dicembre 2024, i lavoratori hanno incrociato le braccia in segno di protesta, chiedendo maggiori controlli e misure di sicurezza nelle stazioni e a bordo dei treni. Alcune compagnie ferroviarie hanno scelto di utilizzare delle bodycam per salvaguardare il personale di bordo. Queste videocamere, attivate durante il servizio, fungono da deterrente, registrando eventuali comportamenti aggressivi e contribuendo a prevenire ed evitare situazioni di pericolo. Il personale ha riferito che la presenza di queste telecamere ha già mostrato effetti positivi, riducendo l’incidenza di episodi violenti.
In Liguria, invece, è stata organizzata la “settimana del sorriso”, con l’obiettivo di sensibilizzare l’utenza sull’importanza di un comportamento educato, civile e rispettoso a bordo dei treni. Nonostante queste iniziative, il personale ferroviario continua a esprimere preoccupazione per la propria sicurezza, sottolineando la necessità di interventi più incisivi da parte delle autorità e delle aziende del settore. La richiesta è di implementare ulteriori misure di sicurezza, come l’aumento della presenza delle forze dell’ordine sui treni e nelle stazioni, per garantire un ambiente di lavoro e di viaggio sicuro per tutti.