C’è anche Casamarciano insieme a Portici, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Torre del Greco, Castellammare di Stabia e Benevento tra i luoghi speciali di grande valore storico ed architettonico scelti da Vesuvioteatro per ripartire e tornare al teatro dal vivo ma nel rispetto delle regole. Eventi itineranti con brevi percorsi teatrali e pochi spettatori con più repliche nello stesso giorno.
L’iniziativa, con il coordinamento artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma e subito accolta dall’amministrazione comunale, consentirà di riaprire le porte del Castello Mercogliano da giovedì 2 a domenica 5 luglio. In scena lo spettacolo “l’Ogliaro” di Emanuele D’Errico, di grande impatto emotivo che ripercorre la storia della comunità del piccolo comune. 35 le persone a cui sarà consentito l’accesso, rigorosamente gratuito, con tre repliche giornaliere per un totale di 105 spettatori al giorno secondo un calendario che segue i seguenti orari: 19, 20 e 21.
“Un’opportunità per Casamarciano ma anche per i suoi cittadini che non solo avranno la possibilità di assistere ad uno spettacolo emozionante, ma soprattutto di avvicinarsi alla storia di questa terra riscoprendone aneddoti e curiosità – spiega l’assessore alla cultura Carmela De Stefano – Non è un caso, infatti, che il testo scelto è un vero e proprio spaccato storico della nostra realtà con richiami anche ad intercalari specifici di questa zona. Un modo per ricominciare da dove ci siamo fermati con rinnovato e ritrovato entusiasmo nel rispetto della normativa vigente in termini di sicurezza sanitaria. Ripartiamo, insieme”.
“Ancora una volta ci affidiamo alla memoria di questi straordinari e suggestivi luoghi per riscoprire non solo il profumo della nostra storia ma anche per apprezzarne il valore – aggiunge il sindaco Andrea Manzi – Racconti per ricominciare è sicuramente un format che ben si allinea con il nostro percorso teatrale che, proprio quest’anno, festeggia il suo decennale. E’ un modo per ripartire, un’occasione di rinascita con l’auspicio di ritornare quanto prima ad una vita culturale viva ed attiva di cui l’intero Paese sente un incessante bisogno“.