Le dimissioni del gruppo di opposizione ci amareggiano profondamente. Come il gesto di candidarsi e’ un atto di grande responsabilità nei confronti della comunità, cosi’ abbandonare e’ atto di irresponsabilita’ politica. Crea un danno alla democrazia istituzionale e mortifica la storia di questo paese che ha visto altri gruppi di opposizione battersi con forza in situazioni e momenti ben piu’ delicati della vita del paese senza mai abdicare al proprio ruolo.
Quali sono le cause?
Sicuramente il gruppo di opposizione e’ imploso al proprio interno, lo dimostrano chiaramente gli atti. Due consiglieri (Daniele e Caporaso) che si sono dimessi in tempi diversi e con motivazioni diverse. Eclatanti le dimissioni di Caporaso, un veterano della politica di Casamarciano che, rassegnando le dimissioni quattro giorni prima con motivazioni di carattere personale, si e’ chiaramente voluto smarcare dal resto del gruppo.
Le motivazioni espresse nel documento sono prive di sostanza ed e’ quanto mai strana la tempistica in cui maturano queste dimissioni: quattro giorni dopo le dimissioni di Caporaso e meno di 24 ore dopo aver presentato un’interrogazione scritta al sindaco su argomento riguardante la frazione Schiava.
Ci interroghiamo su cosa sia avvenuto nell’arco di queste poche ore per scatenare questo gesto. Certo che tale tempistica è quantomeno indicativa del timore di dover spiegare in consiglio comunale i fatti che vengono contestati nell’atto di citazione per danno all’immagine dell’ente avanzata da alcuni nostri concittadini nei confronti del capogruppo di minoranza. Sulla vicenda è stata prodotta una mera valutazione politica, non essendo stata adottata al momento alcuna decisione da parte dell’amministrazione comunale.
Il gesto sembra dunque l’ennesimo maldestro tentativo di chi è abituato a difendersi con la costruzione di artificiosi teoremi apocalittici-virtuali allo scopo di sfuggire alla dura realtà.
Se veramente si è alfieri di verità e di trasparenza, allora discutiamone con atti alla mano pubblicamente e vedremo se la cittadinanza tutta avrà una valutazione diversa dalla nostra. Per il resto il gruppo di opposizione ha sempre potuto espletare il proprio ruolo senza alcun ostacolo nella liberta’ di voto, di accesso agli atti, di critica e/o di proposizione di argomenti secondo quanto previsto da leggi, statuto e regolamenti. anche il citato consiglio sulla “casa dell’acqua”, l’unico proposto dall’opposizione, si e’ regolarmente svolto in seconda convocazione grazie alla presenza del gruppo di maggioranza.
Tra le motivazioni si lamenta la mancanza di confronto; ebbene anche relativamente a questo chi si e’ sottratto il più delle volte al confronto e’ proprio il gruppo di opposizione che ha scelto in molti casi la strada delle procura , dell’Anac, della Corte dei conti, disertando in maniera sistematica tutte le manifestazioni a carattere istituzionale compresa quella della festa della Repubblica. Il confronto non può essere consociativismo. Ci sono dei ruoli decretati dagli elettori, che hanno indicato in maniera netta una maggioranza ed una opposizione, e ci sono dei programmi da rispettare. Del resto non ci risulta che le nostre proposte siano state mai accolte favorevolmente dall’opposizione , come del resto e’ logico che avvenga. Ma questa e’ la democrazia. Ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di destabilizzazione da parte di chi antepone rancori personali all’ amore nei confronti della propria comunità ed all’impegno preso con i propri elettori.
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