“La scuola è ricominciata con i problemi atavici che colpiscono il territorio tra mancanze infrastrutturali, classi sovraffollate e carenze di unità sia del personale sia docente sia di quello ATA. Questo purtroppo si ripercuote drammaticamente sull’offerta formativa, infatti, come riportato dai dati ISTAT, solo il 18% degli alunni del sud ha accesso al tempo pieno a scuola con un abbandono scolastico che in Campania si attesta al 16,40%. Ecco perché occorre investire sul settore con una salvaguardia dei fondi del PNRR che qualcuno vorrebbe dirottare al nord”. Lo afferma Carmela Auriemma, candidata alla Camera dei Deputati per il MoVimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Acerra che comprende i Comuni di Acerra, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Cercola, Ercolano, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Pomigliano d’Arco, Portici, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Volla.
Aggiunge Auriemma: “Per il MoVimento la scuola è stata sempre centrale tant’è che negli anni, dal solo taglio dello stipendio dei propri parlamentari ha finanziato due progetti, ‘facciamo scuola’ e ‘facciamo EcoScuola’, stanziando sul nostro territorio oltre mezzo milione. Inoltre durante l’azione del governo Conte ci fu un massiccio investimento sulla scuola, in controtendenza rispetto ai tagli che ci sono stati sia prima che dopo. Con tali risorse è stato possibile ad esempio assumere nuovi docenti, destinare fondi all’edilizia scolastica, aumentare il fondo per il contrasto alle diseguaglianze ed accelerare sulla digitalizzazione. Un impegno che qualcuno frenò di colpo creando il governo Draghi”.
Conclude: “sono convinta che l’unico vero investimento nel futuro sia nella scuola. Una scuola in grado di formare un cittadino libero, istruito e capace di farsi strada nella vita. Una scuola inclusiva e senza diseguaglianze di reddito, che non lasci nessuno indietro. Per questo nel programma del M5S per il prossimo 25 settembre sono stati ancora una volta messi al centro la scuola e gli operatori del settore con un impegno nell’adeguamento degli stipendi degli insegnanti secondo gli standard europei, nell’aumento dei fondi per l’università e la ricerca, nella riduzione del numero chiuso, nell’investimento per il benessere a scuola per gli studenti introducendo la figura dello psicologo e del pedagogista e nella creazione di una “scuola dei mestieri” per valorizzare e recuperare le tradizioni dell’artigianato italiano”.