Il giovane Carlo Acutis è stato beatificato. Classe 1991, è descritto come profondamente votato allo spiritualità e con un grande talento per l’informatica, attraverso cui contributiva alla diffusione della fede. Molti, infatti, lo considerano già “il patrono di internet“. Fin da giovanissimo si avvicinò alla sacralità della Chiesa, accostandosi alla Prima Comunione a soli 7 anni e spendendo molto del suo tempo per aiutare i bisognosi. Ideò e organizzò una mostra sui miracoli nel mondo, ospitata poi in tutti e 5 i continenti (solo negli Stati Uniti d’America in quasi 10.000 parrocchie). Nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia fulminante e morì in soli tre giorni.
Fu sepolto ad Assisi dietro sua specifica richiesta. Dopo la morte il corpo ha subito un trattamento conservativo per l’esposizione e il volto è stato ricoperto da una maschera in silicone. I suoi resti nel 2019 sono stati traslati al Santuario della Spogliazione di Assisi, all’interno di un monumento funebre bianco nella navata destra. Oggi più di 200 siti e blog parlano di lui in diverse lingue, così come molte sono le storie di conversione legate a lui, avvenute dopo la sua morte. Tutt’oggi i genitori ricevono lettere e richieste di preghiera che arrivano da ogni parte del mondo.
A Carlo Acutis è collegato almeno un miracolo: un bimbo brasiliano, che aveva il pancreas malformato e rimetteva dopo ogni pasto, è guarito improvvisamente dopo essere stato benedetto con una reliquia di Carlo Acutis in Brasile. Il 24 novembre 2016 si è chiusa a Milano la fase diocesana del processo di beatificazione di Carlo Acutis, iniziato il 15 febbraio 2013, il 5 luglio 2018 viene dichiarato venerabile da Papa Francesco e la Chiesa gli riconosce che ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane. Nel novembre 2019 la consulta medica ha espresso parere positivo sul suo presunto miracolo e il 21 febbraio 2020 il Pontefice lo ha riconosciuto come tale. La celebrazione della beatificazione è avvenuta, infine, ad Assisi il 10 ottobre 2020.