Aveva fatto tanto discutere alcune settimane fa l’episodio che vedeva, suo malgrado, una bambina di origine straniera protagonista in una scuola di Minerbe, nel veronese. La piccola, poiché la famiglia non era riuscita a saldare le spese per la mensa scolastica, aveva ricevuto come pranzo una scatoletta di tonno e dei crackers. La notizia aveva fatto molto scalpore e aveva sorpreso e disgustato l’opinione pubblica, che lo aveva considerato un trattamento discriminatorio ed eccessivo.
Tra i tanti ad interessarsi alla situazione, c’è stato anche il calciatore dell’Inter Antonio Candreva. Il 32enne ha infatti negli scorsi giorni contattato il sindaco del comune a guida leghista, offrendo di saldare i debiti della famiglia della bambina e di altre che non potevano sostenere le spese. Il sindaco Girardi, tuttavia, ha risposto dicendo che il Comune (nonostante l’infelice scelta del pranzo a base di tonno) aveva già provveduto a saldare i debiti. Il calciatore ha così deciso di rilasciare un contributo monetario per i progetti e le strutture scolastiche, contribuendo quindi allo sviluppo educativo dei bambini di Minerbe.