Da una parte Donald Trump e i suoi muri, concreti e ideali, dall’altra Justin Trudeau, il primo ministro canadese, che invece si oppone a qualsiasi tipo di muro e lancia un messaggio di accoglienza e solidarietà. “A tutti coloro che stanno scappando da persecuzioni, terrore e guerra: i canadesi vi accoglieranno, a prescindere dalla vostra fede religiosa. La diversità è la nostra forza” con questa dichiarazione diffusa tramite i propri profilo social ufficiali Trudeau ha parlato a nome del governo e del popolo canadese. Leader dei liberali canadesi, giovane e affascinante, Trudeau ha da sempre fatto proprie le cause umanitarie, assumendo posizioni progressiste a riguardo. Il Canada quindi continuerà ad accogliere i profughi provenienti dai paesi inseriti da Trump nella black list degli indesiderati. Una scelta politica e culturale chiara e decisa, tanto come quella del presidente americano, e non è stata l’unica, visto che nei giorni scorsi i governi olandese e belga hanno lanciato una raccolta di fondi per sostenere le associazioni pro-aborto a cui Trump ha tagliato le risorse con il suo primissimo provvedimento.
di Marco Sigillo