L’epicentro del pensiero è il mercato fantasma, le suggestioni sorrette da frasi, spesso due o tre parole, le ipotesi gettate in pasto al futuro in attesa che qualcuno abbocchi e col rischio, talvolta concreto, di poter essere ignorate. L’universo Napoli girava attorno ad Insigne dopo la gara col Sassuolo per quella frase “finché sto qua” relativa al suo impegno, alla banale intenzione di voler dare il massimo, provando – chissà – a fregarsene delle critiche che sicuramente, in futuro, il capitano del Napoli sarà costretto a subire. S’è parlato di cessione, di scontato addio, delle manovre di Raiola – a breve ufficialmente suo nuovo agente – e di ogni altra notizia che resta a brancolare, oggi, nel recinto delle suggestioni, delle possibilità remote.
OMBRA EUROPEA – Ecco che torna, poi, l’attualità. L’attenzione, in breve tempo, s’è spostata da Insigne al Salisburgo, dalle fantasie – e non è detto resteranno tali, attenzione – alla concreta esigenza di tutelare un risultato, il 3-0 maturato al San Paolo, per regalarsi i quarti di Europa League, il nuovo step che conduce a Baku, sede della finale ma anche traguardo di una stagione che, in tal caso, diverrebbe speciale, avrebbe un senso alternativo a quello attuale. La Juve insegna, nel calcio tutto è possibile: servirà grande attenzione e anche una buona dose d’inventiva, da parte di Ancelotti, perché gli unici due centrali a sua disposizione – Chiriches e Luperto – sono inedite soluzioni da opporre alla forza offensiva degli austriaci nell’inferno della Red Bull Arena. Un pomeriggio tutto da vivere, si comincia alle 18.55 e chissà quanto bisognerà attendere per un verdetto che sia definitivo. Il Napoli spera di prenotare un posto virtuale per Nyon – domani sede dei sorteggi – alle ventuno circa.