La trasgressione ha sempre fatto parte della sua natura, sin dagli inizi della sua carriere da attrice, che la vide esordire nel film : “Piace a troppi”(1956).Famosa la scena in cui balla un sensuale mambo.
E poi a seguire tanti altri film che la consacrano icona della sensualità e della bellezza che non si discute.
Ma dietro tanta bellezza si nascondeva una donna che ha fatto della provocazione, della dissacrazione di certi falsi miti, un’arma per esprimere sé stessa, senza finzioni, così com’era.
Sembrava si divertisse a sfidare e provocare la morale del tempo, non solo nei suoi film ma anche nella sua vita privata, vissuta all’insegna della rottura degli schemi imposti, delle regole da seguire per conformarsi a dei clichet.
Brigitte Bardot ha rappresentato la donna libera e emancipata, precorrendo un po’ i tempi, in un mondo in cui il maschilismo era ancora una forza culturale dominante.
E malgrado ciò ha saputo difendersi come una guerriera, che si nascondeva dietro quel suo visino imbronciato da bambola.
Indole che ancora adesso, alla bella età di 80 anni, le appartiene.
La Bardot è rimasta infatti una guerriera che si batte per quello in cui crede, come la causa animalista che ha abbracciato già da diversi anni.
E non ha perso quel senso dell’humor provocatorio e dissacrante.
Quando le è stato chiesto se avrebbe rilasciato interviste per il compimento dei suoi 80 anni, ha risposto: “Spero che questo compleanno non serva a inutili festeggiamenti ma a far conoscere le mie battaglie”