Un’altra drammatica pagina di cronaca nera della storia italiana. Chiara Gualzetti, 16 anni tra meno di un mese, è stata trovata morta con coltellate alla gola in un campo alle pendici dell’Abbazia di Monteveglio, nel bolognese. Dopo la sua scomparsa i carabinieri avevano convocato tutti gli amici e tra di essi anche l’assassino che avrebbe poi confessato. Si tratta di un ragazzo, anche lui minorenne, che sarebbe stato con lei la sera dell’omicidio. A suo carico ci sarebbero diversi riscontri oggettivi, oltre alla confessione. Non solo la confessione, infatti: ad inchiodare il ragazzo ci sarebbero anche i messaggi Whatsapp. “Sono stato io ad uccidere Chiara“, avrebbe detto ad un’amica. Una morte inspiegabile che sembra portare verso una sola pista. Il ragazzo, apparentemente, non ha un movente forte. Agli inquirenti avrebbe detto che l’omicidio gli sarebbe stato ordinato da “una voce superiore”, un’entità simile a Samael, l’angelo del giudizio e della morte, che gli parlerebbe da anni e che lui avrebbe addirittura visto, una volta, assimilandolo ad uno dei personaggi di Lucifer, la nota serie tv di Netflix. Gli inquirenti continuano le indagini, il ragazzo è stato portato in un centro di giustizia minorile.
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