Blitz dei Carabinieri di Napoli contro il clan di camorra dei Vigilia. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Napoli a carico di 33 soggetti. Gli arresti sono scattati dopo indagini dei carabinieri coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, iniziate dopo l’omicidio di camorra di Rosario Grimaldi perpetrato nel quartiere Soccavo nel luglio 2013. Il lavoro degli inquirenti ha permesso di documentare l’ascesa del clan camorristico dei “Vigilia” nel quartiere dopo la sua scissione proprio dal gruppo dei “Grimaldi”.
Accertata, quindi, l’operatività del clan e individuato il reggente, Alfredo Vigilia Junior, figlio di Alfredo senior detenuto dal 2009.
Ricostruite inoltre le dinamiche criminali che hanno regolato le condotte del gruppo e le modalità di gestione di una “cassa comune” nella quale venivano fatti confluire i proventi delle attività.
Era stato messo in piedi, infatti, un sistema di approvvigionamento e smistamento di droga che a partire da una fitta rete di “piazze di spaccio” a Soccavo permetteva, con l’ausilio di spacciatori/fattorini, di distribuire anche a domicilio notevoli quantità di cocaina e di confezioni di marijuana, hashish, skunk e amnesia (quest’ultima è il mix ottenuto dalla miscela di marijuana, metadone, eroina e altre sostanze chimiche che produce effetti psicotropi potenziati).
Accertata, inoltre, una rapina e un tentativo di estorsione con richiesta di 2.400 euro nei confronti di uno spacciatore di Soccavo non facente parte del clan e il recupero crediti con metodo mafioso in favore dei vertici del sodalizio camorristico.
Il provvedimento cautelare ha permesso anche di acquisire elementi in relazione agli accordi stretti dal clan Vigilia con altri gruppi criminali operanti nell’area occidentale per la spartizione degli affari illeciti sul territorio.
Documentati in particolare i rapporti intrattenuti dal sodalizio camorristico con l’organizzazione criminale dei “Sorianiello” retta da Cesare Mautone, avente base logistica e operativa nel sobborgo denominato “99”, in via Catone, al confine tra i quartieri di Soccavo e il Rione Traiano, dove gestiva una “piazza di spaccio” e diversi pusher per la consegna a domicilio della droga.
Numerosi gli arresti, le denunce ed i sequestri di droga operanti nel corso delle investigazioni a riscontro delle indagini coordinate dalla DDA di Napoli.
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