Alla fine, dopo attività di scavo durate anche mesi, i malfattori uscivano dalle fogne con tute integrali e stivaloni di gomma, con volto travisato e armati di pistole, per assalire gli impiegati di banca o i commessi delle gioiellerie costringendoli ad aprire caveau e cassette di sicurezza.
La banda, inoltre, si avvaleva di due complici d’eccezione: una guardia giurata e un dipendente del “servizio fognature” del comune di Napoli; sono state inoltre sequestrate divise di istituti di vigilanza privata e delle poste italiane. 9 arrestati sono finiti in carcere, 3 ai domiciliari. 3 erano stati già arrestati in flagranza durante l’indagine: furono sorpresi a Quarto, uno dopo aver tentato un furto in una gioielleria e due con addosso una semiautomatica.