Autismo in Italia, un argomento spesso sottodimensionato e a volte “oscurato” dall’agenda dell’opinione pubblica. Ma cosa si intende per autismo? I disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici. Le caratteristiche della sintomatologia clinica possono essere estremamente eterogenee. Gli studi epidemiologici internazionali hanno riportato un incremento generalizzato della prevalenza di ASD. Attualmente, la prevalenza del disturbo è stimata essere circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. In Italia, si stima 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine (FONTE Ministero della Salute).
Ma cosa significa davvero vivere con un familiare autistico ed avere contatti quotidiani con l’autismo? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Claudia Nicchiniello, presidentessa di ANGSA e genitore di un figlio con ASD.
Cosa significa davvero essere un genitore di un bambino autistico? Come cambia la vita?
La società di oggi è inclusiva o esclusiva in tal senso?
L’associazionismo aiuta a superare le barriere? ANGSA come nasce e di cosa si occupa?
Le amministrazioni e la politica sono impegnate? Se no, cosa dovrebbero fare?
Qual è il momento più bello della giornata di una famiglia con un bambino autistico? E il momento più bello della vita e della maturazione quale può essere?
Che futuro vedi per la tua famiglia? Che futuro vedi per l’associazione? Che progetti ci sono?

Una delle iniziative di settore