Dopo un anno è stata scoperta la verità sulla morte della 37enne Nicoleta Rotaru. Un anno fa il era stato denunciato il suo suicidio. Era stato lo stesso marito, Erik Zorzi, a chiamare i soccorsi che trovarono la donna in bagno impiccata. Da subito la morte della donna era sembrata strana e le persone intorno a lei avevano subito confermato che Nicoleta non aveva motivo per suicidarsi e che, anzi, spesso veniva aggredita violentemente dal marito.
Secondo quanto ricostruito dal Corriere del Veneto, i carabinieri conoscevano le liti anche violente tra Nicoleta Rotaru e l’ex marito e la donna avrebbe avviato molte registrazioni sul cellulare, tra cui, per l’appunto, proprio quella dell’aggressione fatale che hanno ipotizzato gli inquirenti. Il marito, che si dichiara innocente, avrebbe avvisato i soccorritori di Padova denunciando un suicidio ma per gli inquirenti, dopo aver ascoltato le registrazioni, ci sarebbero tutte le caratteristiche di un’azione omicidiaria. Le liti erano correnti e i vicini spesso avevano richiesto l’intervento dei carabinieri. Alla luce di quanto raccontato, era possibile evitare l’ennesimo femminicidio?