Tanto, tantissimo sacrificio, tantissimo gioco e uno sforzo enorme per una vittoria striminzita. Risultato molto bugiardo. In parole povere, l’Avellino ha costruito ben quattro nitide palle gol nel primo tempo ed esattamente sei occasioni altrettanto nette nella ripresa. A riporto di una prestazione francamente strepitosa. A riprova della atavica ed incontrovertibile mancanza di potenzialità offensiva. Secondo successo consecutivo, salvezza in cassaforte e ingresso con voglie da play off.
Senza i suoi aficionados, i Lupi entrano in un Partenio Lombardi freddo e sferzato dalla tramontana. Con l’idea di chiudere la pratica derby, al più presto. E così si inizia a spron battuto. Parisi, sempre lui, è inarrestabile. Due palloni messi in area che volevano solo essere messi in rete. Niente e nessuno ha potuto. E su riversamento di fronte, i salernitani, nell’unica azione offensiva dell’intera gara, rischiano di essere pericolosi. Diop, ottimo giocatore, ci prova appena entrata in area: palla smanacciata da Dini sopra la traversa. Resterà l’unica velleità della Paganese. Ancora i biancoverdi cercano di passare. In progressione, falliscono: Albadoro con un tiro debole in area, Illanes con un colpo di testa che sfiora il palo, Sandomenico che, sempre in area, stoppa il pallone per tirare a colpo sicuro ma viene anticipato, ed infine da segnalare un’inzuccata di Micovschi non calibrata. Roba da mordersi le mani, fino alle braccia.
Ripresa, per i primi dieci minuti più tranquilla, la Paganese respira. Ma è l’antipasto allo sciupio più totale. Furia irpina in attacco, gioco piacevolissimo e ritmi elevatissimi. La mano di Capuano non può far nulla per guarire la nullità di un attacco essenzialmente spuntato. A turno, sprecano ancora Illanes, Albadoro e Micovschi. Poi finalmente la liberazione della rete. Di Paolantonio effettua un delizioso cross dalla sinistra per la testina di Albadoro che con una bella torsione da una traiettoria al pallone così da toccare palo interno e poi adagiarsi in rete. Vantaggio irpino e continuano a fioccare occasioni. Gli azzurri stellati sono praticamente annichiliti. Rossetti, da solo in area con il più comodo dei palloni da infilare di testa, lo mette oltre la traversa. Ed infine Ferretti che, involatosi solo in area, non ha trovato nulla di meglio che mettere la palla oltre il sette tentando un assurdo tiro a giro. Nel finale l’arbitro, poi, ha perso un po’ la partita tra le mani. Giocatori arrivati quasi alle mani e match allungato all’eternità. E meno male che era finita.
Dichiarazioni Post-partita
Così Alessandro Erra, allenatore della Paganese:
L’Avellino ha nettamente meritato. Noi non abbiamo reagito, abbiamo stranamente subito, lì dove mai era successo, in difesa ed a centrocampo. Ma, chiaramente, il demerito nostro fa il paio con le qualità dell’Avellino. Nessuno ne parla, perché si pone solo l’accento sulle questioni societarie, ma la squadra irpina ha giocatori che in questa categoria fanno nettamente la differenza e dal mercato di riparazione ne è uscita ancora più rafforzata.
Questo il commento di Ezio Capuano, allenatore dell’Avellino:
Giochiamo meravigliosamente. Con tutti i problemi che ci portiamo dietro stiamo facendo imprese memorabili. Siamo un grande gruppo, giocare contro di noi è difficilissimo, per tutti. Corriamo e lottiamo, creiamo occasioni da gol a livello industriale, siamo una scheggia. Cerchiamo di chiudere a breve la pratica della salvezza e poi ci divertiamo. Vorrei solo quello che ci manca ora: il nostro pubblico. Spero ritornino come prima e più di prima.
Il Tabellino
Avellino-Paganese 1-0
AVELLINO (3-4-3): Dini; Laezza, Morero, Illanes; Celjak, De Marco (9′ st Garofalo), Di Paolantonio, Parisi; Micovschi (32′ st Rossetti), Albadoro, Sandomenico (1′ st Ferretti; 48′ st Bertolo). A disp.: Tonti, Pellecchia, Njie, Evangelista, Federico, Rizzo. All.: Capuano.
PAGANESE (3-5-2): Scevola; Sbampato, Stendardo (37′ st Schiavino), Panariello; Mattia (37′ st Acampora), Gaeta, Capece, Caccetta (26′ st Calil), Carotenuto (12′ st Scarpa); Diop, Guadagni (37′ st Alberti). A disp.: Bovenzi, Campani, Bramati, Cavucci, Bonavolontà, Musso. All.: Erra.
ARBITRO: Bitonti di Bologna (guardalinee Massara-Terenzio).
MARCATORE: 22′ st Albadoro.
NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti Morero, Albadoro, Panariello, Capece, Diop, Sbampato, Calil, Bertolo e Scarpa. Angoli 7-4 per l’Avellino.