Ci voleva solo il calcio giocato per porre fine, almeno per pochissimo, alla querelle societaria che tanto sta agitando i sogni e le speranze dell’Avellino. Tifosi e giocatori. È diventata la barzelletta d’Italia. Ma tant’è che nemmeno il derby con la Cavese ha regalato un momento di felicità. Un pari, forse annunciato. Il quarto consecutivo. Capuano e la sua band dall’inizio dell’anno ancora non hanno vinto un match. E difficilmente porteranno a casa una posta intera se giocano così. Intendiamoci, i lupi hanno una discreta manovra e, probabilmente, meritavano anche la vittoria, ma il parco attaccanti continua ad essere impresentabile. Innocuo fino all’inocenza. Nessun tiro in porta.
Volume di gioco buono notevole, ma stoccate nessuna. O esce qualche estemporaneità di qualcuno o, naturalmente, pareggi. Da quando si è infortunato Charpentier, mesi fa, nessuno degli avanti mette mai il proprio nome a referto. Albadoro ed Alfageme proprio non vedono la porta. Il neo arrivato, cavallo di ritorno, Pozzebon fa loro esatta compagnia. Primo tempo penoso. Nessuna proposta d’attacco per i Lupi, con il solito Parisi che cercava gloria. Ma, appunto, solo lui. La Cavese se la cavava non stuzzicando il cane che dorme. Noia mortale mista a mediocrità.
Nella ripresa l’Avellino ha effettuato tre cambi tutti assieme e da allora c’è stata una bella reazione, ma sempre senza tiri in porta, se non per una bella punizione eseguita dal giovane Micovschi (traversa piena). Poi rabbia e volontà nel chiudere i metelliani in area. Pressing asfissiante, gioco sulle fasce sovrapposizioni volanti. Tutto molto bello, per oltre mezz’ora, ma Bisogno, il portiere avversario, non ha mai corso pericoli. Anzi, sul finire della gara, il giovane Cernaz, appena entrato tra i cavesi,bapprofittando di un varco in contropiede, ha scheggiato la traversa degli irpini con un bel tiro. Avellino che spinge, Cavese che si difende,ma emozioni poche. Davvero. Cosi si è articolato il match. Di più non è stato possibile.
LE DICHIARAZIONI
Questo il commento di Ezio Capuano, allenatore dell’Avellino:
Meritavamo certamente la Vittoria. Nel secondo tempo abbiamo schiacciato i nostri avversari, ma la solita traversa ci ha negato la gioia. Mi dispiace per i tifosi fuori dallo stadio. Volevamo vincere anche per loro. Voglio salvarmi con l’Avellino, non è facile ma ci riusciremo. E per me sarà come vincere la Champions League.
Soddisfatto del pari, così ha commentato Salvatore Campilongo, mister della Cavese:
Nel primo tempo abbiamo giocato meglio noi. Abbiamo avuto addirittura un paio di occasioni per passare. Avevo in campo sette under, puntiamo molto sui giovani. La mia è una società modello, puntiamo moltissimo sulla valorizzazione. Conosco Avellino e conosco i tifosi. Mi dispiace per la situazione, la squadra irpina ha bisogno di loro. Per noi, invece, prima si pensa alla salvezza, poi si vedrà.
IL TABELLINO
Avellino-Cavese 0-0
AVELLINO (3-4-3): Dini; Celjak, Morero, Illanes; Rizzo (5′ st Izzillo), De Marco (40′ st Alfageme), Di Paolantonio, Parisi; Sandomenico (5′ st Ferretti), Pozzebon (5′ st Albadoro), Micovschi. A disp. Tonti, Zullo, Rossetti, Bertolo, Njie, Evangelista, Federico. All. Capuano.
CAVESE (4-2-3-1): Bisogno; Polito, Marzupio, Matino, Ricchi (27′ st Nunziante); Castagna (44′ st De Luca), Matera (26′ st Sainz-Maza); Di Roberto (44′ st Cernaz), Bulevardi, Spaltro; Germinale. A disp. Abibi, Paduano, Mirante, Romano. All. Campilongo.
ARBITRO: Marcenaro di Genova (guardalinee Niedda-D’Elia).
NOTE: spettatori 1300 circa. Ammoniti Matera, Germinale, Ferretti, Matino, Marzupio, Ricchi, Bisogno, Izzillo, Morero. Angoli 10-4 per l’Avellino.