Non tutti sanno che in provincia di Avelino, esattamente a Mugnano del Cardinale, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, è custodito il corpo della Vergine e Martire santa Filomena.
Una storia emozionante e straordinaria quella di una principessa greca che fu decapitata il 10 agosto sotto Diocleziano a soli13 anni.
La rivelazione privata, che nel 1833 Filomena affidò per volere dell’Altissimo alla Serva di Dio napoletana suor Maria Luisa di Gesù, ci permette di conoscere dettagli straordinari dei fatti così come avvennero. Con Approvazione del Sant’Uffizio del 1833, la rivelazione ricevuta da suor Maria Luisa ci conduce prima in Grecia ove un Re e una Regina pagani si scoprono sterili, ma a seguito della loro conversione al cattolicesimo hanno la grazia della nascita della piccola Filomena che a 11 anni fece voto di verginità. Diocleziano Imperatore un giorno dichiarò loro guerra e nel tentativo di scongiurarla il Re, con Moglie e figlia, si recarono a Roma. L’imperatore si invaghì di Filomena chiedendola in sposa al padre e promettendo per contro pace e protezione. A motivo del voto fatto a Gesù Cristo la piccola rifiutò fermamente. Inutili furono le suppliche dei genitori. Diocleziano ottenne un diniego fermo e convinto, nonostante tutti i tentativi per farle accettare le nozze. L’inflessibilità della giovane fece dire all’Imperatore “non mi vuoi amante, mi sperimenterai tiranno”, ma la risposta che ricevette fu: “non vi curo amante, né vi temo tiranno”. Da quel momento iniziarono le acerbe prove e i duri martirii: lunga prigionia, malnutrizione, flagellazione, saettata con frecce roventi, legata al collo con un’ancora e gettata nel Tevere. Filomena ne uscì sempre indenne perché protetta dagli angeli, come la Beata Vergine Maria le assicurò apparendole in galera. La sua vita terrena terminò con la decollazione dopo che uscì a piedi asciutti dal fiume, libera dalla catena a cui era legata l’ancora.
La devozione per santa Filomena annovera illustri santi, beati e papi. Come il portone in bronzo del santuario di Mugnano testimonia. In ordine sparso ne ricordiamo alcuni: san Giovanni M. Vienney, il beato Pio IX, san Pio X, la Beata Pauline Marie Jaricot, la Beata Maria Cristina di Savoia e san Pio da Pietralcina.
Proprio la Beata Maria Cristina, che per l’intercessione di santa Filomena, dopo svariati pellegrinaggi, ricevette la grazia di un figlio che sarà Francesco II, ha condotto da Napoli a Mugnano il maestro Roberto Bonaventura. Il produttore, compositore e scrittore cattolico è molto devoto alla cosiddetta “Reginella santa” moglie di Ferdinando II di Borbone.
“Ho amato la Beata Maria Cristina appena l’ho incontrata e conosciuta nella mia vita spirituale. Ho compiuto quotidiani pellegrinaggi presso la cappella borbonica nella basilica di santa Chiara a Napoli. Di santa Filomena avevo letto qualcosa, ma chi mi ha indirizzato a Mugnano del Cardinale è stata Maria Cristina. Un subitaneo e straordinario trasporto mistico mi ha avvinto nei confronti di quella coraggiosa e intrepida innamorata di Gesù che è la piccola e immensa Vergine e Martire Filomena. Ho innumerevoli volte varcato l’uscio del santuario nel quale è custodito e venerato il suo corpo per pregarla e chiedere che m’impetrasse celesti favori. Ho contribuito a diffonderne il culto presso i miei lettori e accompagnato locali e forestieri presso il suo altare. Ultimamente ho composto una mia prece in suo onore che verrà prossimamente pubblicata in un mio libro sull’importanza della preghiera. Desidero produrre un cortometraggio in suo onore, avendo già composto l’inno strumentale sinfonico a lei dedicato e ovviamente scritto il soggetto del video. Vorrei raccontare l’evento miracoloso della fanciulla che ritrova la vista grazie alla fede di sua madre e al sacramentale olio della lampada della santa. Trasporterò ai giorni d’oggi la vicenda storica di questo miracolo avvenuto nell’800, il mio intento palese è quello di edificare gli spettatori/ascoltatori, emozionandoli. Spero di riuscirci.”
Roberto Bonaventura (www.robertobonaventura.com), già compositore e autore per Luciano Pavarotti, ha al suo attivo diverse produzioni audio-video a tema religioso tra le quali ricordiamo quella dedicata al miracolo che ha condotto Edvige Carboni agli onori degli altari, il video e l’inno Madre dell’Amore cantato in tante parti del mondo e Deus caritas est sul miracolo della santa messa.
Ad arricchire questa produzione artistica, attesa dai devoti di santa Filomena sparsi per il mondo, c’è anche una proficua collaborazione con il pittore contemporaneo Prisco De Vivo che da anni ha all’attivo mostre nazionali ed internazionali, in questi ultimi dieci anni la sua ricerca è ormai riversa in una rilettura figurativa/concettuale delle tematiche sacre. In onore della summenzionata Beata Pauline Marie Jaricot (che fu guarita miracolosamente per intercessione di santa Filomena) egli sta preparando una pala d’altare che troverà posto in chiesa e che sarà immortalata in anteprima dalla pellicola del cortometraggio targato TrinitArt, la casa di produzione del maestro Bonaventura.
Grande entusiasmo e disponibilità ha dimostrato don Giuseppe Autorino che prenderà anche parte al video, in qualità di sacerdote, con un cameo appositamente ritagliato per lui dall’autore.
Non mancheranno riprese della città di Mugnano anche al fine di evidenziarne alcune caratteristiche e contestualizzare opportunamente il luogo ove la Provvidenza divina ha voluto si accogliessero le spoglie della “principessina del Paradiso”, come amava chiamarla san Pio da Pietrelcina.
Questo progetto artistico, che ha già ricevuto il patrocinio del Comune di Mugnano del Cardinale accompagnato dall’entusiasmo del Sindaco, dott. Alessandro Napolitano, si prefigge anche di diffondere la conoscenza dell’olio sacramentale della lampada della santa e dei suoi benefici spirituali per chi lo usa con fede.