La scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Gragnano e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso da questa Procura della Repubblica, hanno proceduto al fermo del 44enne Umberto Longobardi, gravemente indiziato di essere l’autore dell’omicidio volontario del cugino Salvatore Palombo, deceduto nel pomeriggio del 2 gennaio 2021 presso l’Ospedale di Castellammare di Stabia per una ferita d’arma da taglio al torace.
Le indagini, coordinate da questa Procura della Repubblica e condotte dalla Stazione Carabinieri di Gragnano e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia, hanno permesso di accertare che, nel pomeriggio del 2 gennaio, a Casola di Napoli, presso l’abitazione dove Longobardi era ristretto in regime di arresti domiciliari, per dissidi di natura familiare relativi ad una presunta relazione extraconiugale tra la vittima e la nipote del Longobardi (tra di loro cognati), era scoppiata una violenta colluttazione protrattasi anche nell’androne del palazzo, nel corso della quale la vittima rimaneva colpita da una coltellata al petto, a seguito della quale moriva presso l’ospedale di Castellammare, dove era stata accompagnata da un suo conoscente.
Nella circostanza i Carabinieri, intervenuti sulla scena del crimine poiché allertati sia da una vicina, che aveva segnalato la lite in atto, si sono recati presso all’Ospedale di Castellammare, dove era giunto il ferito, e da lì hanno proceduto ad identificare i presenti, effettuando un sopralluogo tecnico–scientifico con l’ausilio della Sezione Rilievi del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata e sequestrando il coltello utilizzato per commettere l’omicidio. Successivamente, sotto la personale direzione del Sostituto Procuratore di Turno, intervenuto sul posto, sono stati ascoltati i testimoni del fatto ed è stato interrogato il presunto autore dell’omicidio, il quale, alla presenza del proprio difensore, ha confessato di aver accoltellato il cugino, che si era recato nella sua abitazione aggredendolo con un bastone telescopico per “vendicare” le accuse rivoltegli a proposito della suddetta relazione extraconiugale. Le indagini sono ancora in corso per ulteriori approfondimenti, mentre il fermato è stato tradotto presso il carcere di Napoli-Poggioreale a disposizione dell’Autorità giudiziaria.