Fine della latitanza per Giuseppe Monfregolo. Nel tardo pomeriggio di giovedì 8 maggio, ad Afragola, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna lo hanno localizzato e tratto in arresto.
Monfregolo, 31 anni e considerato al vertice del gruppo camorristico detto della “167 di Arzano”, costola del clan Amato-Pagano di Napoli ed egemone nel comune di Arzano, è ritenuto responsabile di estorsioni aggravate dal metodo mafioso commesse nei confronti di esercenti arzanesi tra il 2015 e il 2017. Giuseppe Monfregolo era latitante dal novembre 2017 quando si sottrasse all’esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Procura delle Repubblica di Napoli – D.D.A., in quanto ritenuto responsabile di un’estorsione ai danni di un imprenditore per conto del gruppo camorristico della “167 di Arzano”. Monfregolo, inoltre, si sottraeva inoltre a un secondo provvedimento, ovvero un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel marzo 2018 per varie di estorsioni commesse nei confronti di imprenditori e commercianti di Arzano, sempre a favore del gruppo camorristico della “167 di Arzano”.
L’articolata attività investigativa è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Giuseppe Borrelli e dai Sostituti Procuratori Vincenza Marra e Maria Sepe della D.D.A di Napoli, ed è stata condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Castello di Cisterna. L’intervento è stato portato a termine nel tardo pomeriggio quando gli investigatori avevano ormai la certezza della presenza del latitante all’interno di un’abitazione sita nel centro abitato di Afragola, dove il latitante è stato trovato in compagnia di una 42enne, poi denunciata in stato di libertà perché avrebbe favorito la sua latitanza.