Lo Stato ha messo in ginocchio il clan Angelino-Gallo. Già dalle prime ore del mattino è scattata a Caivano una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per i delitti di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nonché di detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dalla finalità di mafiosa. In manette 50 persone, chiuse 25 basi di spaccio tra Caivano e il Parco Verde, smantellato un commercio di centinaia di migliaia di euro.
“Ora a Caivano c’è un clan decapitato e non conosciamo altri soggetti emergenti – ha dichiarato il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, citato da Fanpage – Sta a noi continuare a stare su quel territorio e sta ai cittadini decidere se continuare a nutrire consenso alla camorra. Ora sta a tutti noi fare scelte di campo perché la camorra esiste solo se si interagisce con essa. I cittadini devono smettere di interagire con i clan, smettere di guardare la camorra, salutarla, relazionarsi con essa. Finchè la gente comune si relazionerà, finchè ti ruberanno la macchina e si pagherà il cavallo di ritorno invece di denunciare tutto ai carabinieri, allora ci troveremo sempre in un pozzo senza fondo“.