Armi usate nel conflitto tra Israeliani e Palestinesi in partenza dai porti italiani. E’ la denuncia di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo. L’associazione genovese è venuta a conoscenza che carichi di proiettili ad alta precisione destinati al porto israeliano di Ashdod sono stati imbarcati il 13 maggio 2021 a Genova presso il GPT (Genoa Port Terminal). Le operazioni di imbarco si sono svolte senza che il container – segnalato come contenente esplosivi di classe 1 (esattamente 1.4) – toccasse la banchina, e quindi dovesse sostare nell’apposita area del terminal destinata alle merci pericolose. La nave su cui le munizioni sono state imbarcate, la Asiatic Island, proveniva da Marsiglia, è rimasta a Genova per una dozzina di ore ed è ripartita alle 4 del mattino di oggi, 14 maggio.
“Nel momento in cui scrivevamo, la Asiatic Island stava imbarcando altri container con merci pericolose nel porto di Livorno – denuncia l’associazione – La Asiatic Island, 150 m di lunghezza per 1.147 TEU di capacità, oggi batte bandiera di Singapore. Si tratta di un tipico feeder, cioè di una nave portacontainer di piccole dimensioni, al di sotto dei 3.000 TEU, che raccoglie traffico a Fos sur Mer a Marsiglia, Genova, Livorno, Napoli e destinato ad Ashdod e Haifa. Su questa rotta, da alcuni anni svolge il servizio di linea regolare per conto di ZIM, la compagnia di stato israeliana che opera nello shipping, e che ha due sedi principali, a Haifa, il maggior porto israeliano, e a Norfolk, tra i maggiori porti militari statunitensi, da cui passano regolarmente le navi saudite della Bahri“.
“Oltre alla tematica della guerra c’è anche un problema oggettivo di sicurezza per i lavoratori e per la popolazione – afferma l’USB di Livorno, l’Unione Sindacale di Base – In questo senso abbiamo inviato delle segnalazioni urgenti all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto e alla ASL Medicina del Lavoro affinché effettuino nell’immediato i controlli opportuni. L’Unione Sindacale di Base è solidale con la popolazione palestinese e chiede lo stop immediato ai bombardamenti su Gaza e lo stop agli espropri delle abitazioni palestinesi che da anni vivono sotto occupazione militare. Contemporaneamente, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione con i lavoratori portuali livornesi affinché il coraggioso esempio che arriva dal Porto di Genova possa essere riproposto anche sul nostro territorio. Il lavoro è importante, specialmente in questi tempi, ma questo non può farci chiudere gli occhi, o peggio ancora farci diventare complici, di massacri continui nei confronti della popolazione civile“.