Angela Carini ha abbandonato subito il ring olimpionico. Le sono bastati 46 secondi per capire che il match con l’avversaria dell’Algeria non era disputato nelle giuste condizioni. Due ganci le sono serviti per comprendere la differenza fisica dell’avversaria che ha fatto tanto discutere nei giorni precedenti. “Rinunciare è stato un gesto di maturità, non di resa“: ha detto in lacrime la boxeur campana Angela Carini, campionessa europea e mondiale a livello giovanile.
Imane Khelif, infatti, è definita un’atleta “intersex”, non transgender, ma con un’alterazione naturale del suo stato sessuale Algerina, era già finita sotto i riflettori. Ha cominciato da poco a gareggiare, dal suo villaggio algerino faceva spesso 10km per allenarsi e vendeva metallo per mantenersi. È stata anche atleta algerina dell’anno ed ora è ambasciatrice UNICEF. Di recente però ha cominciato ad avere i primi problemi. Agli ultimi Mondiali, infatti, è stata esclusa per un livello elevato di testosterone e la presenza di cromosomi maschili nel DNA. Secondo il Comitato Olimpico, tuttavia, a Parigi aveva tutti i requisiti per partecipare. Il caso sta già facendo molto discutere.