Centinaia di migliaia di follower sui socia, milioni di visualizzazioni sui video su tutti i maggiori social, oltre dieci anni di attività sul web. Andrea Rossi ha creato un format di interviste goliardiche che in molti poi hanno emulato. “Alici Come Prima“ ormai è un riferimento e il creator napoletano ha fatto della sua attività social una vera e propria azienda. Lo ha raccontato in diretta radio ai microfoni di Stasera Che Sera, il format radiofonico di Zerottouno News con Radio Star 2000, in live con Nello Cassese e Maurizio Viviani.
“Ho creato la pagina Alici Come Prima in un momento in cui ero davvero brillo – svela Andrea Rossi – Volevo creare un contenuto singolo ma poi mi sono convinto a creare quello che oggi tutti vedete. Molti pensano che sia un gioco ma dietro tutti questi video c’è un lavoro immane, ci sono attrezzature acquistate, un team, riunioni creative e tanto altro“.
“Avevo un sogno, ovvero lavorare a Le Iene – racconta ancora – E l’ho fatto, ma poi mi sono reso conto che non mi faceva stare bene e sono tornato a Napoli. Ora con la mia attività faccio impresa, abbiamo anche un’agenzia di comunicazione e di talent e sto bene, probabilmente il mio sogno non era quello“.
“Di recente sono stato a Sanremo – aggiunge – Vi dico, se amate il Festival allora una volta nella vita dovete andare lì. E’ un posto magico in quei giorni. Io per esempio sono stato in centro e ho visto tante cose. Ogni artista aveva il suo campo base, diciamo così. Geolier stava in una pizzeria in centro che avevano chiamato Pizzeria Geolier, Angelina Mango in una sorta di museo, Ghali in un lounge bar, avevano addirittura creato un vicoletto con i panni stesi come ai Quartieri Spagnoli“.
“Il video che sicuramente mi ha dato più riscontro negli anni è quello del tatuatore e di Nankurunaisa – rivela Andrea Rossi – Io davvero credevo che fosse una lite e volevo trovare la pace ma poi ho scoperto dopo che era tutta una farsa. Tuttavia, non mi sono dato per vinto e ho creato la mia storia. Ad oggi è l’unico video mio che ha superato i 10 milioni di views e tantissimi l’hanno ripreso e diffuso. I social sono diversi ed ognuno ha il suo linguaggio, io uso tutte le piattaforme e per ognuna di esse ho un contenuto diverso“.
“Io per vivere così, cioè facendo video, devo monetizzare – conclude – Le attrezzature costano, così come i collaboratori. Non mi piace quando dicono che noi facciamo le marchette con i video, le marchette erano le paghe date alle prostitute ma noi siamo dei veri e propri professionisti. In tv si chiama pubblicità, non vedo perchè sui social non possa essere lo stesso. Non mi pesa quello che faccio, il mio è un buon lavoro. Sono molto contento della piega che ha preso il mio progetto. La mia ambizione è di essere felice, in salute, sereno e che lo stiano i miei amici, la mia famiglia e la mia ragazza. Dietro il nome Alici Come Prima c’è una filosofia. Le persone famose e che si erano realizzate erano diventati squali ma dentro di loro erano ancora alici, come prima, quindi ancora umili, del popolo. Ecco, è ancora così oggi“.