È strano vedere una regione fredda come la Siberia essere colpita dal caldo e andare a fuoco, eppure da diversi giorni una grande area delle vasta regione della Russia è stata colpita da centinaia di incendi che i vigili del fuoco hanno difficoltà a domare. L’area interessata, secondo alcuni rilievi, è grandemente estesa: divorati già 4.7 milioni di ettari di foresta (simile al Piemonte ed alla Lombardia messe insieme). Secondo fonti russe, gli incendi interessano perlopiù aree di controllo, ovvero zone in cui la legge non prevede l’estinzione.
Tuttavia, il pericolo ambientale è forte, e non riguarda solo la Russia. Non è inusuale vedere incendi in zone come quella della Siberia, ma in questi ultimi periodi sono aumentati di intensità e grandezza. L’ innalzamento delle temperature è alla base dei roghi, il pericolo ora è che le conseguenze diventino maggiori. Le grosse nubi di fumo, infatti, possono formare particelle nere di “black carbon” che, raggiungendo l’ Artico, potrebbero posarsi sui ghiacciai, aumentare la capacità di attrarre i raggi solari e quindi accelerare lo scioglimento delle calotte di ghiaccio.