Non si placano gli incendi in Amazzonia. La foresta brasiliana, polmone verde del mondo, è vittima di furenti incendi da giorni. Un trend, tuttavia, che va avanti già da anni (questo è il vero dato allarmante). Da gennaio ad agosto 2019, secondo l’Inpe (l’Istituto per le ricerche spaziali del Brasile) gli incendi nel Paese sono stati quasi 70mila, di cui 39mila solo nel territorio dell’Amazzonia. Leggermente diversa l’analisi della NASA che, pur sottolineando la pericolosità della situazione, dichiara che gli incendi non superano la media degli ultimi 15 anni. Copernicus (L’osservatorio spaziale dell’Unione Europea), nel frattempo, pubblica le immagini dallo spazio: i fumi sono così alti che si vedono dai satelliti spaziali.
Pericolosi anche i dati del disboscamento della foresta amazzonica: rispetto al 2018 l’incremento è del 278%. Sotto attacco il presidente Bolsonaro che, di recente, ha licenziato Ricardo Galvao, direttore proprio dell’Inpe, accusandolo di lavorare al servizio delle ONG straniere. Proprio queste associazioni sono finite nelle antipatie del presidente brasiliano che, neanche troppo velatamente, ha affermato che le ONG straniere hanno interessi diversi da quelli del Brasile perchè non hanno ricevuto i fondi pubblici dopo la sua elezione.