Ha 21 anni, di sera per arrotondare fa il rider per le strade di Verona ma nello scorso weekend ha passato un bruttissimo quarto d’ora. Michele Dal Forno, però, è sicurissimo e lo dice al Corriere: “Lo rifarei sicuramente“. Il giovane è stato brutalmente aggredito da un minorenne che lo ha sfregiato vistosamente al volto procurandogli 60 punti di sutura e costringendolo a futuri interventi delicati di chirurgia estetica. Michele Dal Forno era intervenuto per difendere una ragazza che era in difficoltà.
È finito però già in manette il sedicenne responsabile dell’aggressione commessa sabato sera in via Locchi. Il giovane, che con un coltello ha colpito in pieno volto il ragazzo di ventuno anni, è accusato di lesioni gravissime, aggravate dai futili motivi alla base del gesto, nonché dal danno, con molta probabilità permanente, causato alla vittima. Il ragazzo, infatti, è stata inaspettatamente raggiunta dal fendente che gli ha provocato uno squarcio nella parte sinistra del viso, dalla narice fino all’orecchio. Gli agenti delle Volanti, intervenuti sul posto a seguito della segnalazione di alcuni passanti, sono riusciti, in brevissimo tempo, a rintracciare l’aggressore, già denunciato dalla Polizia per episodi della medesima natura, commessi nell’ultimo anno.
Le indagini svolte nell’immediatezza, poi, hanno consentito di ricostruire la dinamica degli eventi: intorno alle 20.30, il sedicenne, in compagnia di un amico, avrebbe intercettato in via Locchi una coetanea con la quale si sarebbe intrattenuto per qualche istante. Nello stesso frangente, la vittima, che transitava in motorino in quella zona per effettuare delle consegne a domicilio, avrebbe notato la ragazza – sua conoscente – discutere con i due giovani. Temendo fosse in difficoltà, il ventunenne si sarebbe fermato, avrebbe offerto il suo aiuto all’amica e, nel giro di pochi attimi, sarebbe stato raggiunto dai due adolescenti, uno dei quali, con in mano un coltello, lo avrebbe aggredito, colpendolo al volto. La giovane vittima e la ragazza, paralizzata dall’accaduto e in evidente stato di shock, sono stati soccorsi da una coppia di passanti che hanno allertato il 118 e chiesto l’intervento della Polizia. Il responsabile è stato associato, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, al C.P.I.A. di Treviso.