Se è vero che la cultura non ha padrone, e che per imparare non vi è un limite d’età, non c’è da meravigliarsi se in un qualsiasi istituto scolastico, per qualche giorno, si invertano i ruoli di insegnante ed alunno. Questione di prospettive, una linea di confine tra serio e faceto, un modo singolare ed innovativo per mettersi in discussione e, allo stesso tempo, premiare i più meritevoli, ergendoli a modelli da seguire.
Questa sorta di gioco adolescenziale si è tramutato in un progetto, in via sperimentale, denominato «Alunni in cattedra», promosso ad Acerra nella scuola statale secondaria di primo grado, a indirizzo musicale, “Ferrajolo-Capasso”. E’ qui che cento alunni “eccellenti”, lunedì scorso e fino a giovedì, si sono impossessati di cattedra, registro e lavagna interattiva multimediale sostituendosi ai professori che, a loro volta, si sono accomodati tra i banchi riservati agli studenti. Con disinvoltura mista a timidezza, i giovani “docenti” hanno sostenuto lezioni che abbracciavano ogni disciplina: dalla filosofia alla geografia, passando per la storia, lingue straniere, musica ed arte. Ad ascoltarli, sorpresi e divertiti, “alunni” inusuali che ne hanno approfittato per far riposare le proprie corde vocali e rivivere, anche solo per poche ore, attimi della loro giovinezza: “Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi – è l’eco comune dei docenti –, questo è un momento che ricorderanno per tutta la vita e noi continueremo a sperimentare ancora mille strade nuove. Questa iniziativa, inoltre, ha anche smosso l’orgoglio dei “più indolenti”, amareggiati per non esser stati coinvolti. Siamo certi che, da oggi in poi, ogni studente avrà uno stimolo in più per impegnarsi nello studio”.
A cura di Fabio Tarantino – Twitter: @FabTarantino_19