NAPOLI – (a cura di SAVERIO FALCO) E’ stato finalmente approvato lo Statuto della Città metropolitana di Napoli. Ad annunciarlo è il consigliere metropolitano Francesco Iovino, membro della commissione per la stesura della Carta Costituente dell’ente che ha sostituito l’ex provincia di Napoli.
Nel corso della seduta, convocata nel primo pomeriggio di ieri, 14 maggio 2015, presso il complesso monumentale di Santa Maria la Nova, si è a lungo discusso del secondo punto all’ordine del giorno: “proposta alla conferenza metropolitana di adozione dello statuto della città metropolitana di Napoli – esame emendamenti e proposta della commissione statutaria”.
Il consiglio, presieduto dal sindaco Luigi De Magistris, ha accolto favorevolmente con votazione unanime la proposta di statuto della città metropolitana, frutto di un accordo tra le diverse forze politiche che ha portato alla stesura e successiva approvazione di un maxi-emendamento, presentato da Domenico Tuccillo e Paolo, rispettivamente presidente e vice-presidente della commissione statutaria.
La proposta di statuto sarà ora sottoposta alla conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci dei comuni dell’area metropolitana, per l’approvazione definitiva.
Nel documento, che, secondo la legge nazionale, va approvato entro il 30 giugno, pena il commissariamento dell’ente, si sottolinea come l’operato della commissione è stato svolto in piena trasparenza, ispirandosi ai principi di uguaglianza, legalità, partecipazione e valorizzazione dell’intero territorio metropolitano.
Queste le dichiarazioni a caldo del consigliere metropolitano Francesco Iovino (F.I.): “Si tratta di uno statuto che crea equilibrio tra i poteri del sindaco e quelli del consiglio, volto a garantire una prospettiva organizzativa moderna e democratica. Sono sicuro del grande impegno e contributo apportato al territorio nolano che sarà volano di centrali e importanti progetti di sviluppo della nuova area metropolitana, specialmente in materia di urbanistica, riqualificazione del territorio, ambiente e edilizia scolastica”.