Ieri sono stati arrestati 5 giovani nolani, ritenuti responsabili dell’aggressione a Vaslav, il senzatetto Ceco pestato a sangue a Nola nel mese di marzo. Alcuni di essi sarebbero minorenni e due di loro sono risultati essere tesserati del Nola 1925, due giovanissimi calciatori con qualche esperienza anche in prima squadra, promozione avvenuta già prima dei fatti per i quali sono stati arrestati. E’ arrivata in tarda serata la presa di posizione ufficiale del team bianconero. Ecco il comunicato stampa:
Stamani abbiamo appreso che la magistratura ha operato fermi ed arresti di giovani nolani, autori di una efferata aggressione ai danni di un extracomunitario senza fissa dimora, da tempo stanziale nella nostra città. Innanzitutto ci complimentiamo con le forze dell’ordine, in particolare con il commissariato locale di P.S., egregiamente diretto dal Dr. Giovanni Mandato, ottimamente coadiuvato dal Dr. Raffaele Monda e dai suoi uomini. Esprimiamo gratitudine non solo per i risultati ma soprattutto per le modalità d’indagine, estremamente delicate, trattandosi soprattutto di minori. Non possiamo, però, nascondere la profonda tristezza per aver saputo che fra gli imputati vi sono due giovanissimi tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio, appartenenti alla nostra Società Calcistica. Lo stupore e l’amarezza sono i due sentimenti che si alternano nei nostri cuori e nella nostra mente, soprattutto perché i comportamenti dei due tesserati non hanno mai dato adito a pensare, neppure lontanamente, ad alcuna ipotesi di reato e/o atteggiamenti poco meno che corretti. Il nostro gruppo dirigente, insieme da quasi quindici anni, ha sempre avuto ben chiara la divaricazione fra esercizio sportivo, passione calcistica e violenza comportamentale, anche solo verbale. Non sono mai stati tollerati atteggiamenti antisportivi e tantomeno intemperanze sul campo e fuori dal campo. Dobbiamo ammettere che non sempre è stato facile ma sicuramente non abbiamo mai avuto tentennamenti. Questa dirigenza continuerà ad operare nel solco segnato da valori imprescindibili di lealtà, solidarietà e civile convivenza, con riguardo particolare ai più deboli, ai diseredati, agli ultimi. Siamo convinti, adesso più di prima, che una società sportiva sana come la nostra, può e deve operare nel tessuto sociale di una città, comunicando valori ed educando i giovani ai principi della legalità, operando come agenzia educativa aggiunta in collaborazione con le famiglie e la scuola di appartenenza dei giovani. Dal canto nostro, nelle prossime ore, gli organi direttivi della società assumeranno i provvedimenti cautelativi che saranno ritenuti opportuni e necessari nei confronti dei due tesserati, fermo restante la doverosa attesa nei confronti dei provvedimenti definitivi della magistratura, rispetto alla quale esprimiamo incondizionata fiducia. Da ultimo, respingiamo con forza ogni squallido tentativo che, non del tutto velatamente, da alcune parti, si fa strada collegando forzosamente un esecrabile accadimento criminoso con la nostra storia gloriosa e adamantina, e allo stesso valuteremo se sia il caso di difendere e tutelare il nome della nostra società nelle opportune sedi legali!!. L’attività calcistica portata avanti con sacrifici inenarrabili ha avuto per noi un solo scopo quello di rendere sempre più vivibile il clima sociale e sportivo della nostra città, ed è inaccettabile il tentativo di alcune testate giornalistiche di voler collegare il nostro nome a fatti criminosi, fatti per i quali la società scrivente è del tutto estranea.
di Nello Cassese