L’impressione è che il Napoli abbia esaurito qualsiasi bonus. Non può essere altrimenti, dopo aver perso quattro delle ultime cinque trasferte. Le avversarie? Tutt’altro che irresistibili, pur rispettando la storia ed il campionato di Torino, Palermo, Verona e Empoli. Il sogno Champions League resta nel mirino, ma ora la salita è più ripida. Ed il tempo a disposizione sempre meno.
La debacle di Empoli ha schiarito la memoria di quelli abbagliati dal successo contro la Sampdoria, o dal trionfo europeo di Wolfsburg. Il Napoli è un’eterna incompiuta. Ti tradisce proprio sul più bello, ad un passo dalla fiducia totale. Tre gol alla Fiorentina, quattro al Wolfsburg, tre al Cagliari, quattro alla Sampdoria. Poi il buio pesto. Dov’è la luce? E soprattutto, chi l’ha spenta? Erano passati appena quattro giorni dal festival del gol contro i blucerchiati di Sinisa Mihajlovic. Il Napoli aveva vinto e divertito, confermando i progressi delle scorse settimane ed avvicinandosi a Roma e Lazio. Poi i ruoli si sono invertiti. Le romane sono tornare a correre: vittorie contro Sassuolo e Parma e podio momentaneamente blindato. A cinque giornate dal termine della stagione, l’unica speranza del Napoli è affidata al calendario. Nelle prossime tre partite la squadra di Benitez affronterà Milan, Parma e Cesena, ovvero squadre che – per motivi diversi – hanno (ed avranno) ben pochi motivi per cui combattere. Ma il calcio, si sa, è solo una bugia. E allora qualsiasi previsione può essere ribaltata, soprattutto se in ballo c’è una squadra come il Napoli.
A cura di Fabio Tarantino – Twitter: @FabTarantino_19