Un’artista poliedrico e sempre uguale a se stesso, non è un controsenso ma grandissime virtù, di uno dei personaggi più amati di Made in Sud!
Come è nata la partecipazione al film “Ci devo pensare”?
Da più di due anni era in progetto “Ci devo pensare”, Francesco Albanese, il regista del film, mi aveva coinvolto nella prova di un paio di scene, e poi pian piano abbiamo visto crescere questo film come se fosse un bambino. È stato un progetto a cui tenevo molto, sia per l’amicizia con Francesco Albanese che molti anni fa mi ha aperto le porte al mondo di “ComicLab” del Teatro Tam, sia perché è stato un mettersi alla prova per tutti noi.
Quanto è stato divertente lavorare con attori come appunto lo stesso regista Francesco Abanese, ma anche Mariano Bruno e l’amatissimo Ciro Priello dei The Jackal?
Tantissimo, avremmo dovuto girare un film del backstage! Abbiamo trovato un feeling perfetto, e questo è sempre un merito di Francesco Albanese, che grazie a dei veri e propri colpi di fulmine ha scelto il cast degli attori. Siamo molto felici perché anche la critica ha apprezzato il film, persino Marzullo!!!!
Tra i veri personaggi che interpreti qual è quello che ti fa divertire di più?
Amo il rapporto con il pubblico, percui mi diverto tantissimo nei monologhi in cui riesco ad interagire e coinvolgere il pubblico. Ma mi diverto tantissimo anche con i personaggi dei reality, perché mi permette di giocare molto con Gigi e Ros, e soprattutto perché li preparo quasi improvvisando per stare sempre sul pezzo!
C’è competizione tra voi artisti di Made in Sud?
La Stoffa di Made in Sud è proprio la coralità, lo spirito corporativo, le migliori battute nascono proprio quando siamo insieme e scherziamo tra noi!!! Sicuramente saremo di nuovo in onda a gennaio prossimo, dopo il tour estivo Made in tour show, ci meritiamo un po’ di riposo!!!
E com’è stato scrivere il libro “Ma che ce ne fott” ?
Un’ esperienza divertentissima, quando ho bisogno di creare sia per il libro, che per le puntate di Made in Sud che per i miei spettacoli personali, cerco di contornarmi di amici, di persone positive, perché è importante regalare sorrisi e trasmettere energie positive. Il libro è stato fortemente voluto dal Vicedirettore Rai e per me è stato un onore!
Ma da dove nasce il tormentone “Ma che ce ne fott”?
E’ una foto di quello che vedo nella realtà! Un’esempio che ti posso fare è l’intervista che mi hanno fatto in questi giorni per un’emittente radio in cui mi domandano cosa ne pensassi delle parole sui napoletani della Lettizzetto nella puntata del 19/04/2015!
E io prima ho ironizzato poi ma è possibile mai che si alzano dei polveroni assurdi per delle batture o affermazioni non analizzate nel contesto e passano inosservati politici sotto processi o indagati che governano tutt’oggi senza problemi? È da qui che nasce poi “Ma che ce ne fott”!!!!
Intervista a cura di Patrizia Russo
Ecco uno dei pezzi più belli delle esibizioni di Alessandro Bolide: