Marito violento e diritto al mantenimento: cosa dice la legge? La violenza domestica è una piaga sociale che ha conseguenze a volte definitive sulle vittime, sia a livello fisico che psicologico. In caso di separazione, però, cosa succede: il coniuge può vantare il diritto al mantenimento? Analizziamo la situazione ma anticipiamo che la risposta, alla luce della attuale normativa, è negativa.
La violenza domestica, sia fisica che psicologica, costituisce una grave violazione dei doveri matrimoniali e comporta quindi l’addebito della separazione al coniuge violento. L’addebito, a sua volta, incide significativamente sul
diritto al mantenimento. Ma cos’è l’assegno di mantenimento? Quest’ultimo è un istituto giuridico che mira a
garantire al coniuge economicamente più debole un tenore di vita adeguato, simile a quello goduto durante il matrimonio.
Tuttavia, tale diritto non è automatico e viene meno in presenza di determinate condizioni, tra cui l’addebito della separazione. La giurisprudenza è concorde nel ritenere che la violenza domestica, in quanto comportamento gravemente
lesivo della dignità e dell’integrità dell’altro coniuge, escluda il diritto al mantenimento.
Il coniuge violento, infatti, non può beneficiare di un sostegno economico derivante da un legame matrimoniale che ha violato in modo così grave. L’esclusione del diritto al mantenimento per il coniuge violento rappresenta una forma di tutela per le vittime di violenza domestica, che non devono subire ulteriori conseguenze economiche derivanti dalle condotte illecite del partner.
Sebbene la regola generale preveda l’esclusione del mantenimento per il coniuge violento, esistono tuttavia alcune eccezioni e casistiche particolari che possono essere valutate dal giudice. Ad esempio, in presenza di gravi problemi di salute del coniuge violento o di una situazione di indigenza estrema, il giudice potrebbe disporre un assegno di mantenimento di importo ridotto e temporaneo. In linea generale, si deve dire che tuttavia il marito violento non ha diritto al mantenimento in caso di separazione. La violenza domestica, infatti, costituisce una grave violazione dei doveri matrimoniali e comporta l’addebito della separazione, con conseguente esclusione del diritto al mantenimento.
In conclusione, è comunque sempre opportuno valutare ogni singolo caso con l’impiego di un avvocato esperto in diritto di famiglia, in grado di fornire una consulenza personalizzata e di tutelare al meglio i diritti delle parti coinvolte.