“Vale oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile e non mi faccio intimidire. Avanti a testa alta“. Con queste parole la premier Giorgia Meloni ha risposto all’avviso di garanzia che è arrivato nei suoi confronti, oltre che al ministro Nordio, al ministro Piantedosi e al sottosegretario Padovano. L’accusa è di favoreggiamento e peculato e il riferimento è a quello che ormai è un caso politico: il rilascio del generale libico Almasri.
Ma chi è questo chiacchierato generale che sta facendo scoppiare un caso in Italia? Nijeem Osama Almasri è un alto comandante della Libia accusato dalla Corte Penale Internazionale di crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella prigione di Mittiga, vicino a Tripoli, dal febbraio 2011. In quel carcere sotto il suo comando, secondo i documenti dell’Aia, sarebbero state uccise 34 persone e un bimbo violentato.
A tracciare i suoi spostamenti è l’ANSA. Lo scorso 6 gennaio il capo della polizia giudiziaria libica inizia il suo viaggio per l’Europa arrivando a Londra, dove vi rimane per 7 giorni. Almasri si trasferisce poi a Bruxelles in treno e prosegue verso la Germania in auto con un amico. Durante il suo tragitto verso Monaco, viene fermato dalla polizia per un controllo di routine e gli agenti lo lasciano proseguire verso Torino in auto, dove addirittura avrebbe assistito ad una partita della Juventus.
Quindi dodici giorni dopo l’inizio del viaggio, la Corte penale internazionale spicca un mandato d’arresto sul generale e domenica 19 gennaio Almasri, proprio a Torino, viene fermato e messo in carcere dalla polizia italiana. Dopo due giorni, tuttavia, il generale viene rilasciato su disposizione della Corte d’Appello a causa di un errore procedurale: la Corte penale internazionale non aveva in precedenza trasmesso gli atti al ministro Nordio e la corte di Appello di Roma ne dispone l’immediata scarcerazione. Poco dopo il suo rilascio, nello stesso giorno, il comandante libico è stato rimpatriato dall’Italia alla Libia con un volo di Stato. Interpellato in Senato, il ministro Piantedosi riferisce che Almasri è stato rimpatriato a Tripoli, per urgenti ragioni di sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”.
Nel mentre, il 24 gennaio, la presidente Meloni ha regolarmente incontrato a Palazzo Chigi la Commissaria Ue per il Mediterraneo, Dubravka Šuica, per discutere di nuove intese “su sviluppo economico e sociale, energia, sicurezza e gestione del fenomeno migratorio” assieme anche ai partner africani.