Il collegio elettorale di garanzia ha dichiarato decaduta la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Tra le presunte irregolarità ci sono dei punti poco chiari in riferimento alle spese elettorali oltre alla mancata nomina di un mandatario obbligatorio, ovvero colui che si occupa di gestire, per conto del candidato, la raccolta fondi per il finanziamento della campagna elettorale. Todde, che mantiene le funzioni presidenziali, ha già dichiarato di voler fare ricorso. Il collegio ha trasmesso copia degli atti alla Procura della Repubblica ed ha ingiunto a Todde di versare 40 mila euro a titolo di sanzione amministrativa.
Ora, secondo la normativa vigente, il presidente del Consiglio Regionale dovrà convocare l’assemblea e discuterne ma, essendo un caso più unico che raro, la situazione è tutta in divenire. Non si capisce ancora bene la modalità con la quale affrontare il caso e soprattutto non si conoscono i tempi nè quali sono gli organi che dovranno prima occuparsene. In ultimo, c’è la possibilità che la giunta per le elezioni, essendo quello del collegio elettorale un provvedimento non definitivo, voglia aspettare i risultati del ricorso per decidere come procedere.
“Sono qui, determinata a portare avanti il mio lavoro quotidiano con dedizione, sempre ed esclusivamente al servizio dei sardi e dei loro interessi – ha dichiarato la governatrice pentastellata eletta nelle regionali del 2024 alla guida della coalizione di centrosinistra – La notifica della Corte d’Appello rappresenta un atto amministrativo che affronterò nelle sedi opportune perché ho piena fiducia nella magistratura“.