Il Governo ha deciso per il ritiro dell’emendamento alla Manovra in riferimento agli aumenti di stipendi dei ministri. A confermarlo, con un post su X, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che, pur non ritenendo la cosa “giusta”, ritiene di dover “evitare inutili polemiche”. L’emendamento avrebbe equiparato lo stipendio dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari a quelli che invece hanno un seggio, aumentando quindi gli incassi dei primi.
“È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese – scrive il ministro Guido Crosetto – È così da oltre due anni e continuerà così fino a fine legislatura. La cosa è giusta? Non penso perché non ha particolare senso che il ministro degli interni o della difesa debbano avere un trattamento diverso rispetto a un loro sottosegretario, ma non è mai importato finora, né a me né ai miei colleghi. Per questo motivo abbiamo chiesto ai relatori di ritirarlo ed evitare inutili polemiche – chiosa Crosetto – Quello che non sarebbe comprensibile per nessuna altra professione e cioè che due persone che fanno lo stesso lavoro, nella stessa organizzazione, abbiano trattamenti diversi, per chi fa politica deve essere messo in conto“.