Il Botafogo è campione della CONMEBOL Libertadores per la prima volta nella sua storia. La squadra di Rio de Janeiro ha vinto 3-1 contro l’Atlético Mineiro, nonostante abbia giocato con un uomo in meno per tutta la partita: un giocatore è stato espulso a 30 secondi dall’inizio. Luiz Henrique, Alex Telles e Junior Santos hanno segnato per il Botafogo che, alla sua prima finale, ha conquistato il titolo. Il Botafogo, inoltre, è la prima squadra a passare in vantaggio e a vincere una finale della CONMEBOL Libertadores con un numero di giocatori in campo inferiore a quello degli avversari. Le altre squadre che hanno vinto partite decisive con più giocatori espulsi rispetto agli avversari hanno infatti segnato i loro gol prima dei cartellini. Gregore (Botafogo) ha commesso il fallo che ha portato alla sua espulsione nel primo minuto di gioco: il cartellino rosso più precoce nella storia delle finali di CONMEBOL Libertadores, superando quelli di Rubén Suñé (Boca Juniors) e Roberto Paredes (Olimpia) al secondo minuto nel 1979.
Il Botafogo è la 27ª squadra campione della CONMEBOL Libertadores, la 12ª in Brasile (dietro solo all’Argentina con 25). Si tratta di un record di sei titoli Libertadores consecutivi per i club brasiliani, una striscia iniziata nel 2019 quando il formato delle finali è stato cambiato in una partita unica. I tre allenatori portoghesi che hanno raggiunto la finale della CONMEBOL Libertadores sono stati campioni: Jorge Jesus (2019 con il Flamengo) e Abel Ferreira (2020 e 2021 con il Palmeiras) e Artur Jorge (2024 con il Botafogo). Altro record, infine, anche per il risultato parziale: è stata la prima volta che una squadra è andata all’intervallo di una finale di CONMEBOL Libertadores con due gol di vantaggio