Fine pena mai. Per Alessandro Impagnatiello è arrivata la condanna all’ergastolo per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, all’epoca anche incinta di 7 mesi del loro bimbo Thiago. Una sentenza arrivata, dopo un processo di 13 udienze, proprio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. A pronunciare la condanna la giudice Antonella Bertoja, presidente della Corte d’Assise di Milano. Impagnatiello, che questa volta ha dato il consenso ad uscire in video nelle riprese delle telecamere, è rimasto impassibile.
In lacrime i familiari di Giulia Tramontano. “Non esiste vendetta – ha detto piangendo la mamma, Loredana Femiano, citata da l’ANSA – Abbiamo perso una figlia, un nipote, abbiamo perso la nostra vita“.
Per Impagnatiello anche una pena accessoria di 7 anni per interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere, ma con l’esclusione dalle accusa per l’aggravante dei futili motivi. Secondo le indagini, nel giorno della sua morte Giulia Tramontano aveva incontrato una donna con la quale il suo compagno aveva una storia parallela. Tornata a casa dopo aver scoperto tutte le bugie del partner, la 29enne è stata proprio da quest’ultimo aggredita e uccisa con 37 coltellate.