Il ristobistrò culturale la festa dei folli Venerdì 27 marzo 2015 alle ore 20:30, ha il piacere di ospitare la versione teatrale, ANTROPOLOGO A DOMICILIO del libro RITMI DI FESTA firmato da Paolo Apolito (Il Mulino, Bologna, 2014).
Ospite d’eccezione, alla performance dell’antropologo Paolo Apolito, sarà Massimiliano Manfredi che introdurrà l’Autore ai partecipanti.
ll 24 dicembre 1914 sul fronte occidentale decine di migliaia di soldati nemici deposero spontaneamente le armi e celebrarono insieme il Natale. Un evento che colse del tutto impreparati gli alti comandi degli eserciti contrapposti. Come fu possibile, il giorno dopo, tornare a uccidersi? La festa non è forse prerogativa di una comunità, dunque impossibile tra nemici? Altri festeggiamenti inauditi, perfino nei lager e nei gulag, ci spingono a rileggere le stesse feste «normali», per scoprire come un certo modo ritmico di stare insieme sia ben più che l’espressione di una futile nostalgia folkloristica: ha radici evolutive, attestate nella vita sociale dei primati nostri precursori, e corrisponde in termini sociali a quelle intense relazioni a due – tra madre e figlio, tra amanti, tra amici – che sono cardine di ogni esperienza vitale.
Paolo Apolito, docente di Antropologia Culturale all’Università RomaTre, s’inventa “l’antropologo a domicilio”, una sorta di “spettacolo”, della durata di circa un’ora, in cui in forma narrativa e teatrale si presenta lo scopo del libro: “arrivare anche a chi i libri non li legge o li legge poco, soprattutto quelli di saggistica – afferma Apolito – propongo questa versione più semplice e maneggevole (devo “spostare” solo me stesso) a chi ne è incuriosito”.
Con RITMI DI FESTA, continua l’avventura del format letterario al ristobistrò culturale la festa dei folli, Il cenacolo degli eroici furori, luogo di contagio (di emozioni, di racconto, di idee), di scambio (bookcrossing), di libri/poesie del cuore, per tirare giù la “kultura” dal piedistallo, e farla diventare friendly. Qualcosa di cui parlare con naturalezza, senza più soffocare nella tenaglia dell’accademismo da un lato, del marketing dall’altro.
Momento per stare insieme e condividere la passione per la letteratura, le arti e, magari, conoscere gli scrittori senza formalismi, di interrogarli sui segreti della scrittura e sui risvolti dei loro libri.
Parlare con l’autore per scoprire i suoi lati meno noti grazie agli interventi di scrittori, critici, esperti di letteratura che introdurranno il “protagonista” e ne faciliteranno la maggiore conoscenza.