L’invio di una lettera semplice ha valore legale? L’articolo 1334 del codice civile italiano stabilisce che gli atti scritti da un soggetto, come per esempio le diffide, generano i loro effetti solo dal momento in cui giungono a conoscenza della persona a cui sono destinati. Tale conoscenza, per inciso, scatta quando la lettera giunge all’indirizzo del destinatario. Quindi, è necessario che il postino immetta l’atto nella buca delle lettere affinché esso si presuma conosciuto. Tale presunzione può essere superata se il ricevente dimostra di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia. A dimostrare l’avvenuta consegna della lettera è il mittente. La legge, infatti, pone l’onere della prova a carico di chi afferma l’esistenza di un proprio diritto. Dunque, il solo modo per dimostrare di aver spedito la comunicazione a un soggetto è procurarsi la prova dell’avvenuto recapito dell’atto: prova che può essere fornita unicamente con l’attestazione di un pubblico ufficiale quale è il postino. Insomma, solo la raccomandata con avviso di ricevimento ha valore legale, non anche la lettera semplice. Chi riceve una lettera semplice non ha obbligo di rispondere. Se lo fa, sta consegnando alla controparte la prova dell’avvenuto ricevimento. Quest’ultima, non potrà eccepire il mancato recapito della lettera. Viceversa, in caso di non risposta, il destinatario può sempre affermare che alcuna comunicazione gli è stata mai spedita, onerando l’avversario di un’impossibile prova contraria.
Carolina Cassese
Giornalista Pubblicista, laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania. Ha una sua personale rubrica: "Il Diritto a portata di mano".