Quando due genitori si lasciano, il giudice dispone l’affidamento condiviso. Ma cosa succede se uno dei due genitori soffre di una malattia mentale? Secondo numerose pronunce, in presenza di un disturbo della personalità, il tribunale può disporre la revoca dell’affidamento condiviso e della potestà genitoriale con affidamento esclusivo all’altro genitore. Secondo la Cassazione (ord. n. 23097/2024), tuttavia, si deve trattare di disturbo grave e cronicizzato. Prima di giungere a una tale decisione, è necessaria una perizia psichiatrica disposta da un CTU che accerti l’incapacità del soggetto affetto da disturbo della personalità ad assolvere alle funzioni di genitore. La Suprema Corte riafferma con forza il principio secondo cui il superiore interesse del minore deve essere al centro di ogni decisione, sottolineando la necessità di garantirgli un legame affettivo con una figura genitoriale capace di offrire stabilità e sicurezza. Pertanto, se non è possibile assicurare tale legame affettivo a causa di “reiterati comportamenti pregiudizievoli” e di un “disturbo della personalità grave e non transitorio”, non si procede al ripristino della responsabilità genitoriale. Nel caso di specie, dalla consulenza tecnica d’ufficio era emersa un giudizio negativo circa la recuperabilità di competenze adeguate, impedendo la revoca del provvedimento di decadenza. I giudici hanno stabilito che tale provvedimento può essere modificato solo valutando la situazione successiva alla decadenza, per verificare se siano venute meno le ragioni che avevano condotto alla decadenza stessa e se sia escluso ogni pericolo di danno per il minore. Il disturbo della personalità non esclude il diritto di visita del genitore a cui sia stata diagnosticata la patologia psichica. Tuttavia, gli incontri tra quest’ultimo e il figlio minorenne potranno essere disposti in “forma protetta”, ossia presso apposite strutture pubbliche idonee.
Carolina Cassese
Giornalista Pubblicista, laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania. Ha una sua personale rubrica: "Il Diritto a portata di mano".