Il deepfake è punibile in Italia? Prima di tutto, cosa è il deepfake? Consiste in foto, video e audio creati tramite l’intelligenza artificiale che, partendo da contenuti reali come immagini e audio, modifica o ricrea, in modo realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e anche a imitare fedelmente una determinata voce. L’utilizzo di questa tecnica è legale se fatto in maniera innocua mentre può costituire un illecito in molti altri casi: esempio sostituzione di persona e di lesione del copyright.
In che reato si incorre se si usa un deepfake di nudo? Il deepfake è la tecnica che consente di realizzare una falsa identità rielaborando dati reali. Le tecniche usate dai deepfake sono simili a quelle delle varie app con cui si modifica la morfologia del volto. Il deepfake non è di per sé illegale, fino a quando non lede i diritti delle altre persone. Se si impiega l’immagine di un’altra persona, secondo la legge (art. 96 della legge sul diritto d’autore, ndr), non è possibile usare il ritratto di qualcun altro senza il suo consenso.
Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell’immagine è giustificata dalla notorietà, da scopi scientifici, didattici o culturali o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico.
Quando con il deepfake si realizzano immagini di nudo o sessualmente esplicite, si parla di deepnude. Con il deepnude, delle persone possono essere rappresentate nude, in situazioni compromettenti o in contesti pornografici. Inizialmente usato ai danni delle celebrità, il deepnude si è diffuso così tanto da essere usato anche nei confronti di persone comuni, ad esempio per commettere un revenge porn. Il deepnude che rappresenta i minorenni costituisce il reato di pedopornografia. Secondo l’articolo 600-ter del Codice Penale, per pornografia minorile si intende ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un minorenne coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o simulate, o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un minore per scopi sessuali. Il deepnude ai danni di un maggiorenne può costituire diverse tipologie di illecito a seconda dell’utilizzo che viene fatto dell’immagine rielaborata.
Sussiste il reato di diffamazione, in quanto la diffusione di immagini compromettenti lede la reputazione della vittima. Il deepnude utilizzato a scopo ricattatorio può costituire il reato di estorsione, se utilizzato per ottenere un ingiusto profitto. Si è accusati di revenge porn, invece, quando è necessaria la diffusione di contenuti sessualmente espliciti. A prescindere dai risvolti penalistici, l’indebita alterazione e diffusione dell’immagine altrui conferisce sempre il diritto ad agire per inibire la divulgazione del materiale foto-video e ottenere il risarcimento dei danni.