Uno studio per dare una soluzione all’impraticabilità della strada che collega il Nola Business Park, oltre che Vulcano Buono ed il centro di manutenzione ferroviaria di Alstom, ai Comuni del circondario ed al casello autostradale e che, invasa dall’acqua dell’esondazioni dell’alveo Gaudo, resta chiusa provocando numerosi disagi alla popolazione oltre che agli operatori economici ed ai lavoratori. Se ne occuperà l’Agenzia di Sviluppo dei Comuni dell’Area Nolana che, in virtù del know-how acquisito proprio in tema del rischio idraulico che investe il territorio ha ricevuto mandato dalla Regione Campania, di effettuare una analisi approfondita che possa portare alla soluzione definitiva di un problema ormai annoso. Al lavoro anche il Consorzio generale di Bonifica del Bacino inferiore del Volturno che ha competenza per gli interventi sui corsi di acqua. L’obiettivo è di arrivare alla progettazione di un’opera di difesa dagli allagamenti.
Se ne è parlato ieri nel corso di un incontro con il vice presidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Tavolo dei Comuni dell’Agenzia, Giuseppe Caccavale (sindaco di Cicciano), l’amministratore unico della società partecipata da 18 amministrazioni comunali del Nolano e dalla Città Metropolitana di Napoli, Vincenzo Caprio, il direttore generale del Consorzio di Bonifica, Camillo Mastracchio, ed il consigliere regionale Giuseppe Sommese, promotore del tavolo di confronto.
“E’ nostro dovere – sottolinea il presidente del Tavolo dei Comuni, Giuseppe Caccavale – farci carico di un problema che si aggiunge a quello degli allagamenti che interessano l’intera area e che oltre a mettere in pericolo l’incolumità dei cittadini arrecano danni costanti alle produzioni agricole, agli insediamenti commerciali ed industriali oltre ad essere causa di disservizi e disagi non più sopportabili. Come sempre saremo in prima linea non solo facendoci portavoce delle istanze della comunità presso le istituzioni competenti ma anche lavorando attivamente per restituire non solo alla strada interdetta al traffico ma all’intero territorio la sicurezza compromessa dai ripetuti e frequenti allagamenti dovuti alle condizioni degli alvei”.