Per la prossima venuta del Papa, Napoli si prepara a indossare il suo vestito più bello. Un vestito rattoppato alla bell’ e meglio, ma i cittadini sanno bene che si tratta di un abito che durerà il tempo necessario per nascondere tutte le sue contraddizioni.
La venuta di Bergoglio nel capoluogo partenopeo, annunciato da mesi, ha messo in moto una macchina organizzativa che ha del miracoloso, in una città in cui l’unica cosa a essere miracolosa è, per alcuni, la sopravvivenza quotidiana .
Ma da non sottovalutare il vero significato che la visita del Santo Padre, riveste per Napoli: è previsto infatti l’arrivo dall’Italia e dall’estero, di 3 milioni di fedeli. Perciò è necessario sia tutto in regola per ospitare quest’avvenimento più che religioso, mediatico-economico-politico.
Non si potrebbe infatti giustificare altrimenti questa fretta organizzativa che di solito latita.
E poi soprattutto trattandosi di Papa Bergoglio, un uomo che più volte si è dichiarato allergico alle ipocrisie e alle immagini di facciata, che più volte si è proclamato pastore di anime, degli, umili, dei poveri, degli afflitti .
IL Santo Padre tutto vorrebbe fuorché ritrovarsi a recitare in un teatrino posticcio, dove i poveri sono stati nascosti per non alterare un’immagine di cui ci si vergogna.
Ma non si tratta solo dei poveri, anche dei dissesti delle strade, della condizione fatiscente delle Chiese.
Il Comune in questi giorni sta lavorando a ritmo serrato per ripulire e restaurare i luoghi di culto. Sono stati reclutati 150 volontari per distribuire 100 mila foulard, bandierine, 10 mila cappelli, 50 mila bottigliette d’acqua.
Alle 9 di sabato, l’atterraggio del Papa a Scampia, verrà salutato dal suono di centinaia di campane di tutta la diocesi.
In 1500 parteciperanno al coro della Messa del Papa in Piazza Plebiscito e 100 ragazzi si esibiranno in via Caracciolo.
La Napoli servizi si sta occupando di ricoprire le numerose buche stradali, cospargendole con dell’asfalto , al punto che molti cittadini si chiedono : quanto durerà questo asfalto posticcio.
Intanto si è provveduto a togliere dalle strade i clochard che di solito dormono nei pressi della stazione centrale, della Circumvesuviana. Tutti sono stati prelevati con la forza e trasportati con l’auto ambulanza in centri di accoglienza.
La comunità di Sant’Egidio ha preparato una sorta di guida Michelin per i senza tetto. Dove sono indicati tutti i luoghi in cui un senza tetto può far riferimento: mense, dormitori, centri di accoglienza. Come se questo bastasse a risolvere il problema dei senza tetto!
E sta distribuendo queste guide nelle mani dei senza fissa dimora. E’ prevedibile che molti di loro, getteranno questa guida nella spazzatura! Come è giusto che sia!
Cos’altro dire. Il Papa lo aspettiamo tutti. Lo aspettano anche i senza tetto che sono stati prelevati a forza per non sporcare una città che di pulito non ha nulla, solo la falsa coscienza. Chissà se Bergoglio se ne accorgerà!