Dal 12 settembre è ripreso il servizio su ferro della tratta Napoli-Baiano della Circumvesuviana. Dopo lo stop forzato per i lavori di ammodernamento, gli utenti attendevano con ansia la ripresa del servizio in occasione proprio del ritorno a lavoro dalle ferie e della riapertura delle scuole. Tuttavia, nei primi due giorni, sui social, tantissime sono state le segnalazioni di ritardi e disservizi.
Il tutto è stato anche denunciato dai comitati civici dei pendolari con una nota: “La riapertura della linea Napoli-Baiano è stata un disastro. Dopo circa due mesi della chiusura totale per lavori urgenti, alcuni non ultimati, riapre la linea vesuviana Napoli-Baiano e subito ci sono ritardi di oltre 30 minuti. Un avvio disastroso in linea con la precaria offerta di servizio ferroviario di Eav sulle linee vesuviane. Due mesi di chiusura , di proclami di un servizio migliore, parole del presidente Eav, per poi come sempre essere smentiti nei fatti. A nulla servono le pezze che i vari sindaci e consiglieri regionali cercano di ottenere per attenuare i disagi, alla prova del nove vanno a brandelli. La penuria dei treni richiede un nuovo piano di esercizio sostenibile che coinvolga tutte le linee vesuviane. È grave non aver convocato un tavolo con le associazioni per discutere del riordino totale del servizio per elaborare un offerta capace di reggere fino al 2026 quando dovrebbero essere disponibili i nuovi treni“. La nota è stata firmata da Enzo Ciniglio, portavoce del comitato pendolari “NO AL TAGLIO DEI TRENI DELLA CIRCUMVESUVIANA”, da Salvatore Ferraro, portavoce del comitato pendolari “CIRCUMVESUVIANA-EAV”, da Salvatore Alaia, Presidente del Comitato Civico “E(A)VITIAMOLO” di Sperone, e da Marcello Fabbrocini, Presidente del Comitato Civico di Ottaviano “A. Cifariello”.
Una situazione che cozza con i proclami fatti dagli amministratori locali e dall’Eav, l’azienda titolare del servizio. Una situazione che, si spera, dovrà essere solo temporanea, in attesa della ripresa a pieno regime. Nel frattempo, è stato presentato il primo nuovissimo treno della Circumvesuviana. E’ arrivato nell’officina di San Giovanni a Teduccio ed è il primo dei 56 treni nuovi di Stadler finanziati e contrattualizzati. L’accordo quadro con Stadler ne prevede 100.
Ora inizia il percorso amministrativo per ottenere l’AMIS da ANSFISA , ovvero l’autorizzazione che l’agenzia nazionale sicurezza ferroviaria deve concedere alla casa costruttrice STADLER per l’immissione in servizio. “Questo processo richiederà tempo, essendo un prototipo unico in Europa e progettato su misura per la Vesuviana a scartamento ridotto, forse anche un anno, ma il treno è qui – dichiara il presidente Umberto De Gregorio – Superato lo scoglio del primo treno, poi la strada sarà in discesa. Il piano prevede dieci nuovi treni in servizio entro il 2025 e tutti e 56 entro il 2026. Un piano ambizioso ma con l’aiuto di tutti si può sostenere, e comunque il dado è tratto. Sono già a San Giovanni a Teduccio 10 tecnici spagnoli della Stadler, impegnati nell’assemblaggio e nella messa a punto dei nuovi treni. Tra treni nuovi e segnalamento nuovo in costruzione ad opera di ALSTOM ed altri interventi la Regione Campania sta investendo sulla vesuviana un miliardo. I treni vecchi non ce la fanno più ed hanno diritto di andare in pensione, ancora un po’ di pazienza“.