“L’inverno del mondo” è il secondo romanzo della trilogia di Ken Follett “Trilogia del Secolo” ( The Century Trilogy) che ha riscosso un successo mondiale vendendo più di 160 mila copie nel mondo. Nelle edizioni passate abbiamo parlato del primo libro, “la caduta dei Giganti“, ma ora ci occupiamo del secondo libro. In genere, nel sequel il secondo libro o il secondo film è sempre meno interessante del primo: non è il caso di questo romanzo!
Le cinque famiglie che abbiamo seguito nel primo libro, legate l’una all’altra da un destino che fa intrecciare le loro vite, si trovano dopo la prima guerra mondiale ad affrontare un mondo funestato dalle dittature e dalle guerre. Berlino esce affranta e umiliata dal trattato di Versailles, l’insoddisfazione dei cittadini dà spazio a Hitler e ai suoi proclami fino al 30 gennaio del 1930 quando Hildenbrand nomina Hitler cancelliere condannando a morte la Germania.
Nella famiglia Von Ulrich la giovane Carla, figlia dei già conosciuti Lady Maud e Walter Von Ulrich, cerca di comprendere le tensioni che stanno lacerando la sua famiglia durante l’ascesa al potere di Hitler.
Ethel, figlia di minatori diventata parlamentare nella libera Inghilterra, si trova in quei giorni col figlio Lloyd a Berlino, presso la vecchia amica Maud, sperimenterà sulla propria pelle le vessazioni del nazismo. Alcune descrizioni delle umiliazioni e delle torture fatte agli omosessuali sono drammatiche. Come dolorosa è la narrazione del massacro dei bambini disabili e dei vecchi, inutili all’ascesa della grande Germania.
Il giovane Volodja Peskov, figlio del già noto Grigorij Peskov che ha partecipato alla presa del palazzo d’Inverno , è entrato nei servizi segreti sovietici ed è diventato una spia, si sposta in Europa in continue missioni pericolose.
Non mancano nel secondo libro storie d’amore, intrecci e suspence così come è stato nel primo. Il nazismo e il fascismo, la dittatura di Franco, il comunismo in Russia mettono a dura prova le democrazie di tutto il mondo e le famiglie conosciute nel primo romanzo continuano la saga con le avventure dei figli. L’autore ci descrive in modo oggettivo le situazioni politiche, dimostrandoci che i regimi totalitari sia di destra che di sinistra privano il cittadino della propria libertà riducendolo ad un essere senza opinioni per la paura e privo di qualsiasi iniziativa.
Gli storici affermano che la seconda guerra mondiale è la continuazione della prima in quanto tutti gli Stati rimasero delusi dal trattato di Versailles e i relativi compromessi di pace. L’insoddisfazione generale mise le nazioni in condizioni di non deporre mai le armi e di dare spazio a regimi del terrore, a partire dalla Germania che è stata quella che ha pagato il contributo più alto fino alla caduta del muro di Berlino nel 1961 e solo da quella data possiamo considerare la Germania unita e libera tra gli abitanti dell’Est e dell’Ovest.
L’opera è magnifica ed avvincente, i personaggi sono descritti in modo fluido ma non noiosi, la narrazione e semplice ed impeccabile. Tutti conosciamo le vicende delle guerre mondiali, ma Follett ci illustra i retroscena, le decisioni politiche, i drammi familiari che non vengono studiati sui libri di storia. Considerata la complessità dell’opera, l’editore si è affidato ad un gruppo di traduttori scelti appositamente con competenze specifiche per la traduzione del romanzo.
KEN FOLLETT è nato a Cardiff nel 1949 e vive a Londra, ha lavorato come giornalista. La sua straordinaria carriera inizia nel 1978 con la Cruna dell’Ago, anche questo un libro dal successo mondiale. Tutti i suoi scritti sono stati un successo, tradotti in tutte le lingue.