Verso la fine di gennaio era partito il Progetto Randagismo. Fortemente voluto dal Comune di Nola, che si era fatto promotore nell’Agro, il progetto aveva raggiunto in poco tempo buoni risulati, portando all’installazione dei microchip a più di 90 cani. L’idea era quella di sviluppare un’efficiente anagrafe canina, limitando il randagismo e l’abbandono. E quando i cani non possono essere recensiti perchè non appartngono a nessuno? Come fa il Comune a prendersi cura di loro?
Ciò che abbiamo visto nella notte di sabato non è rassicurante e potrebbe rappresentare un rallentamento del progetto Randagismo. Un piccolo branco di cani, tra l’altro innocui, dormivono accoccolati tra sacchette dell’immondizia sotto la vecchia chiesa all’incrocio dove comincia via Principessa Margherita.
Le condizioni sono proeccupanti e bisogna trovare una sistemazione adeguata a questi animali, evitando di spedirli in canili disamorati e prevenendo anche che essi possano in qualche modo finire tra le mani di allenatori di cani da combattimento. Se il progetto Randagismo è tenuto così a cuore dal Comune di Nola, ci auguriamo che questa nostra segnalazione sia utile a risolvere questa situazione, prima che peggiori. Invitiamo tutti a far girare la notizia, soprattutto attraverso i social, ogni minimo aiuto potrebbe essere utile. Per qualsiasi richiesta di aiuto o segnalazioni contattate la nostra redazione e le istituzioni.
di Nello Cassese