Sarà lo spettacolo, pluripremiato, NON DOVEVO ESSERE IO, di e con Francesco Rivieccio a inaugurare, sabato 13 gennaio alle 20:30, la 24ª rassegna teatrale VISIONI l’affermazione di una tremenda e del resto ineluttabile necessità dell’associazione culturale e di promozione sociale la festa dei folli (www.lafestadeifollinola.wordpress.com). La 24ª rassegna teatrale è pronta a illuminare il palcoscenico, della sala teatro de la festa dei folli, con una serie di spettacoli avvincenti e coinvolgenti, pronti a catturare l’attenzione degli spettatori con storie emozionanti e suggestive performance.
Un’edizione, crocevia di storie, talenti e “visioni” uniche, che celebra il genio e la creatività delle giovani compagnie professioniste e degli artisti emergenti che hanno risposto con entusiasmo alla Chiamata agli Artisti, CLAIRE Cantiere Laboratorio di Arti Innovazione e Ricerca. La rassegna VISIONI rappresenta un’occasione per sperimentare nuove prospettive artistiche della scena teatrale contemporanea, per avvicinarsi al teatro in modo innovativo e per aderire alla campagna di sensibilizzazione sociale, virale e gratuita contro la violenza sulle donne promossa da “Posto Occupato”.
Premio speciale Ketty Volpe, Premio Calandra miglior interprete e miglior spettacolo, Premio miglior attore Festival Teatramm, sono solo alcuni dei riconoscimenti che NON DOVEVO ESSERE IO ha ricevuto nel 2023. Lo spettacolo narra la storia di un giovane attore che riceve il prezioso aiuto di un angelo nel suo lavoro. Il monologo si focalizza sulle sfide e le difficoltà che il giovane attore affronta nella sua carriera mentre l’angelo custode è presente per guidarlo e proteggerlo in ogni momento critico della sua vita e delle sue performance teatrali.
“Il testo vuole – dichiara, l’autore e interprete, Francesco Rivieccio – in chiave comica e brillante, far riflettere sull’esistenza precaria degli artisti e allo stesso tempo cerca di dare una spiegazione al destino e al suo corso, alternando pezzi di teatro comico adattati dalla tradizione a monologhi ironici”.
VISIONI prosegue, il 10 febbraio, con I PORCI, una gastronomia machista. È uno spettacolo ironico e raccapricciante che, in una sorta di rappresentazione della realtà documentaristica, gli ultimi due maschi alpha, incarnazione della tossicità machista, sono tenuti in gabbia e messi in mostra in uno zoo umano.
Il 24 febbraio è la volta della Compagnia Cercamond con Raccontami Shakespeare, liberamente tratto da “Racconti da Shakespeare” e dalla vita di Charles e Mary Lamb. In un dialogo evocativo e insieme ironico, alternato a momenti di narrazione durante i quali i più celebri personaggi shakespeariani vivono tramite la voce e i sentimenti di due fratelli affettuosi e disperati, “diversi” da chiunque li circondi, e per questo vicini all’intimità di ciascuno di noi.
La Compagnia Teatro Nudo, il 9 marzo, presenta Iside e la luna. Lo spettacolo indaga il femminino sacro e porta sulla scena un viaggio iniziatico attraverso la voce, il corpo, la musica, la danza, il teatro e il fuoco. Si alternano parti recitate dallo stile comico grottesco, danza, fuoco, giocoleria col fuoco e canto a cappella con accompagnamento di percussioni per l’esecuzione di brani musicali tratti dalla tradizione campana.
Orizzonti, della Compagnia Io non ti conosco, sarà in scena il 23 marzo. Salvatore, Maria e Pasquale, giovani fratelli partenopei, partono per l’America in cerca di fortuna. “Ma l’America era una realtà o era soltanto un sogno?” Due mondi paralleli che guardano l’altro con diffidenza. Uno specchio da un orizzonte all’altro, che accompagna un esodo tutto italiano.
L’artista, Iula A. Marzulli, il 6 aprile, partendo dalla esperienza di Saffo e del tiaso, con la performance, Saffo le Molte, si interroga sulle possibilità dell’arte di comunicare a un pubblico sempre più diviso e annebbiato dal linguaggio televisivo.
La rassegna teatrale VISIONI si conclude con lo spettacolo A don Lorenzo Milani scritto e interpretato da Angelo Maiello. La storia ripercorre la vita di Lorenzo Milani, un prete solo a Barbiana. Un pazzo o un santo che accetta di essere solo contro tutti, alla ricerca della Verità con coerenza, come afferma l’autore.
La varietà degli spettacoli proposti e l’integrazione di arte e consapevolezza sociale possono arricchire ulteriormente l’esperienza teatrale per il pubblico. Ogni spettacolo porta con sé una prospettiva unica e un approccio innovativo alla performance teatrale, dando l’opportunità di esplorare nuove “visioni” artistiche. La diversità di generi e temi contribuisce a rendere la rassegna accattivante per un pubblico diversificato.